Strade nel cratere, quasi un miliardo per ripartire. C’è pure il tratto tra Belforte e Sarnano

Strade, quasi un miliardo per ripartire. C’è pure il tratto tra Belforte e Sarnano
MACERATA Quasi un miliardo per 33 interventi sulle strade dell’Appennino centrale. La metà dei fondi arriva nelle Marche dove si interviene con 476 milioni...

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MACERATA Quasi un miliardo per 33 interventi sulle strade dell’Appennino centrale. La metà dei fondi arriva nelle Marche dove si interviene con 476 milioni complessivi sul collegamento tra Belforte del Chienti e Sarnano, e proseguendo per la stessa direttrice della Statale 78 fino ad Amandola e da qui nei collegamenti con Comunanza.



I fondi rientrano nell’ordinanza approvata dall’ultima cabina di coordinamento integrata 2009 e 2016 e che prevede l’intesa sul Piano per le strade per 958 milioni complessivi, di cui 400 stanziati dalla legge di Bilancio, 210 dal Mef e 178 previsti dal Piano nazionale complementare sisma. Dei 958 milioni, i lavori già appaltati ammontano a 400 milioni di euro, mentre la Cabina ha disposto l’attuazione di 558 milioni.  

Alle misure approvate, si aggiungono i 170 interventi già contenuti nel programma Anas e nelle programmazioni regionali. L’Ordinanza prevede inoltre una nuova ricognizione delle criticità della viabilità delle aree appenniniche colpite dal sisma, per definire un nuovo Piano di rigenerazione viaria che sarà redatto insieme alle Regioni e al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. «Il miglioramento della rete viaria dell’Appennino centrale è imprescindibile per realizzare la rigenerazione economica di quei territori, caratterizzati da un’orografia articolata e da un’elevata frammentarietà degli inserimenti abitativi - le parole del commissario alla ricostruzione Guido Castelli -. Proprio per queste ragioni gli interventi che abbiamo realizzato e il Piano per la rigenerazione viaria sono strategici in un’ottica che non sia solo di ricostruzione, ma di rilancio e realizzazione di un nuovo modello di sviluppo che vogliamo realizzare in quella grande area». 

Vivibilità e coesione
 

«La rigenerazione della rete viaria dei territori interni dell’Appennino - aggiunge Castelli - costituisce un presupposto fondamentale per vivibilità, sviluppo e coesione territoriale, anche in applicazione dei principi del Piano Nazionale di ripresa e resilienza volti a migliorare la qualità della vita, la sicurezza ambientale e la competitività del sistema produttivo».

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Corriere Adriatico