Emergenza processionaria, tanti pericoli per i bambini: task force su tutto il territorio

Emergenza processionaria, tanti pericoli per i bambini: task force su tutto il territorio
RECANATI -  Scatta l’allarme processionaria in varie zone della città. Diverse le segnalazioni giunte in Comune negli ultimi giorni che hanno indotto...

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RECANATI -  Scatta l’allarme processionaria in varie zone della città. Diverse le segnalazioni giunte in Comune negli ultimi giorni che hanno indotto l’amministrazione comunale ad avviare un vero e proprio piano su tutto il territorio per eliminare il pericolo di conseguenze sulle persone e sugli animali.

 

Da ieri, infatti, gli operai del Comune sono a lavoro per contrastare quella che l’amministrazione comunale ritiene un’emergenza. «Ringraziamo tutti i cittadini che hanno segnalato la presenza di nidi di processionarie nelle aree verdi pubbliche», spiega l’assessore all’Urbanistica e all’ambiente Michele Moretti, il quale mette in guardia sui pericoli.


«Le processionarie sono insetti letali per gli animali e molto pericolosi anche per l’uomo, specie per i bambini - continua -. Infatti, a contatto con gli occhi e con le altre mucose, i peli delle processionarie possono causare dermatiti, congiuntiviti e, nel peggiore dei casi, reazioni allergiche e shock anafilattici. Il contatto può essere anche indiretto, se i peli o addirittura i residui carbonizzati vengono trasportati dal vento». 


Moretti offre alcuni consigli di comportamento. «In caso di avvistamento di nidi o anche di un singolo esemplare di processionaria a terra - spiega -, non prendere alcuna iniziativa, ma avvisare subito gli organi competenti che interverranno nella maniera più consona per risolvere il problema . Tutti i recapiti al seguente link: www.comune.recanati.mc.it/.../segnalazioni-per...). Incendiare o calpestare le larve o i nidi, infatti, è controproducente e non può in alcun modo garantire l’eliminazione dei peli. Anzi, al contrario, i peli urticanti possono diffondersi anche se l’animale è morto, così come possono potenzialmente diffondersi nell’ambiente anche durante un’eventuale combustione. Nel caso in cui, invece, i nidi si trovassero in giardini privati, si consiglia di rivolgersi quanto prima a professionisti del settore».

 

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Corriere Adriatico