Nuovo manto sintetico allo stadio Tubaldi, via libera al progetto di rifacimento. Lavori per 610mila euro

Lo stadio Tubaldi
RECANATI - Approvato il progetto definitivo per il nuovo manto sintetico dello stadio Nicola Tubaldi di Recanati. Un intervento che, complessivamente, ammonta a 610mila euro e...

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RECANATI - Approvato il progetto definitivo per il nuovo manto sintetico dello stadio Nicola Tubaldi di Recanati. Un intervento che, complessivamente, ammonta a 610mila euro e verrà finanziato dal Comune grazie all’attivazione di un mutuo bancario. Dopo il via libera della Federazione calcio, i progetti per il rifacimento del manto erboso dello stadio dove gioca la Recanatese sono stati approvati dalla giunta guidata dal sindaco Antonio Bravi. 

 

 


«Un intervento già previsto nel bilancio triennale del Comune - scrive l’amministrazione in una nota -. Si tratta di lavori che, rispetto al programma, vedono l’allargamento del rettangolo di gioco, come previsto per la serie C, visti i grandi risultati in atto della squadra che viaggia a vele spiegate verso la promozione». È lo stesso primo cittadino a voler garantire la possibilità di far giocare a Recanati le partite in casa, qualora la Recanatese venisse promossa. «L’obiettivo è di consentire l’uso dello stadio per le partite interne - dice -, speriamo di riuscirci. Intanto rifaremo il manto che era comunque previsto, a prescindere dal risultato della prima squadra. Poi siamo pronti a completare le opere necessarie al Tubaldi per l’adeguamento delle attività agonistiche della serie C. Non vogliamo trascurare l’importanza del campo sportivo come palestra di vita quotidiana dei nostri ragazzi, dove grazie allo sport, crescono e costruiscono valori fondamentali come la lealtà, la tolleranza e l’amicizia». Il campo sportivo Tubaldi, utilizzato anche come Centro federale, è infatti sede della Recantese e degli oltre trecento ragazzi del settore giovanile. «In merito alla possibile promozione, sono al vaglio dei tecnici dell’ufficio comunale, in collaborazione con i vertici dell’unione sportiva, le ulteriori migliorie - aggiunge Bravi -, sia dal punto di vista sportivo che della sicurezza. Ci confronteremo anche con la polizia locale e con le forze dell’ordine che poi dovranno gestire la sicurezza durante gli incontri sportivi. Oltre all’impegno finanziario - spiega - bisogna valutare anche quello organizzativo. La società vuole giocare a Recanati ed è comprensibile. Sarebbe la prima volta che la nostra squadra accede a un campionato professionistico e la soddisfazione sarebbe sminuita se non potesse giocare in città».

 

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Corriere Adriatico