Post sui gay, scritte contro Bravi e Trucchia. Consiglio comunale di Recanati sorvegliato dalla Digos:

Tra le cause scatenanti anche le parole sul conflitto israelo-palestinese

Scritte contro Bravi e Trucchia, consiglio comunale sorvegliato dalla Digos
RECANATI Il consiglio comunale di Recanati sorvegliato dalla Digos. Una presenza discreta quella degli agenti della questura di Macerata, che a titolo preventivo si sono...

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RECANATI Il consiglio comunale di Recanati sorvegliato dalla Digos. Una presenza discreta quella degli agenti della questura di Macerata, che a titolo preventivo si sono presentati nel palazzo comunale dopo due episodi avvenuti di recenti nella città leopardiana. Il primo, già noto, è quello della scritta (a firma degli anarchici) «Meglio fr... che fascisti. Trucchia dimettiti» comparsa nei giorni scorsi sulla vetrina dell’ex cinema Sabbatini e indirizzata al consigliere comunale di FdI, finito nel mirino delle polemiche dopo un post su Facebook ritenuto omofobo sulla benedizione dei gay. 

 

L’altro caso

L’altro episodio, di cui si è appreso solo ieri, riguarda le scritte, risalenti a mercoledì scorso, su un muro del Campo Boario. In questo caso, con vernice spray, è stata espressa solidarietà al popolo palestinese. Ma la frase finita all’attenzione della Digos è stata quella apparsa poco a lato, in cui veniva menzionato il primo cittadino Antonio Bravi: «Sindaco, il tuo silenzio è complice». Chiaramente in questo clima nulla viene lasciato al caso e la Digos - visti i messaggi indirizzati a Trucchia e Bravi - ha ritenuto di monitorare l’assise municipale. Un’attività che la Digos svolge da prassi in questi casi. Nel frattempo le scritte in via Campo Boario sono state coperte con uno strato di vernice bianca. Altre scritte di solidarietà al popolo palestinese sono apparse in via Cesare Battisti, sul telo di un’impalcatura di un cantiere di fronte all’ingresso della Sala Gigli. Ma in questo caso l’autore, o l’autore, non ha potuto completare il testo. In entrambe i casi si tratta di zone non coperte da videosorveglianza. «Ringrazio le forze dell’ordine per l’interesse – ha detto il sindaco Bravi –, un’abnegazione sicuramente apprezzata. Da parte mia posso dire che non mi sento in pericolo, né ho avvertito una minaccia nei miei confronti». Dal canto suo Trucchia ha invece presentato una denuncia contro ignoti. Va detto che il consiglio comunale si è svolto in un clima di assoluta tranquillità.

 

 

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Corriere Adriatico