«So che mio padre ha un’amante». Lui lo denuncia per diffamazione. Ma il Gup lo assolve

Nella foto di repertorio il palazzo di giustizia di Macerata
RECANATI -  Il figlio testimonia nel procedimento di separazione dei genitori a favore della madre, il padre lo denuncia per falsa testimonianza. Ieri un giovane di 39 anni...

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RECANATI -  Il figlio testimonia nel procedimento di separazione dei genitori a favore della madre, il padre lo denuncia per falsa testimonianza. Ieri un giovane di 39 anni è stato assolto dal giudice dell’udienza preliminare Claudio Bonifazi, dopo che il legale Emanuele Senesi aveva chiesto nella scorsa udienza di procedere con rito abbreviato. Il padre del 39enne, un recanatese, era parte civile con l’avvocato Giancarlo Savi. 

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Secondo la ricostruzione accusatoria – il fascicolo è del pubblico ministero Enrico Riccioni – nel 2017, il giovane, deponendo nel procedimento civile di separazione instaurato dal padre nei confronti della madre, avrebbe dichiarato di aver vissuto con i genitori fino ai 27 anni e che il padre era solito picchiare la madre e lui tanto che a causa dei comportamenti del padre e delle fobie e delle paranoie che gli aveva provocato aveva assunto per un periodo alcol e droghe. Non solo. In quell’udienza il figlio aveva anche riferito che a Pasqua dell’anno precedente ci sarebbe stata una forte discussione tra lui e il padre e, infine, che il padre avrebbe intrattenuto una relazione extraconiugale mentre era ancora sposato con la mamma.

Tutto ciò era bastato per convincere il padre a denunciare il figlio per falsa testimonianza: secondo il genitore il figlio avrebbe raccontato circostanze mendaci per un’evidente avversione personale nei suoi confronti. Il padre ha infatti sin da subito contestato tutte le dichiarazioni rese dal figlio, evidenziando di non aver mai picchiato né l’allora moglie né il figlio e, piuttosto, di essere stato lui a subire i comportamenti del figlio.

Sulla presunta relazione extraconiugale, invece, si era difeso definendola una “consapevole mistificazione” dal momento che l’uomo si recava in un quartiere di Recanati non per incontrare un’amante ma per intrattenersi occasionalmente con i colleghi di lavoro, solitamente il sabato sera qualche volta a cena. Dopo la denuncia del padre è stato quindi aperto un procedimento a carico del figlio che ieri in tarda mattinata è approdato in udienza preliminare.


La vicenda è così finita all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Macerata Bonifazi e del pubblico ministero Rosanna Buccini. Al termine della discussione con rito abbreviato e della camera di consiglio, il dispositivo con cui il Gup ha assolto l’imputato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico