Ultimi lavori per il Museo della musica. A Recanati protagonisti i contenuti multimediali

Il sindaco Antonio Bravi
RECANATI - Ultimo mese di lavori per il Museo della musica di Recanati. Prosegue infatti l’opera di allestimento dell’esposizione per rendere possibile...

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RECANATI - Ultimo mese di lavori per il Museo della musica di Recanati. Prosegue infatti l’opera di allestimento dell’esposizione per rendere possibile l’inaugurazione non appena la pandemia lo permetterà. Una mostra caratterizzata da diversi contenuti multimediali che, in questo momento di pandemia, si adatteranno alla prevenzione del contagio con strumenti innovativi.

 

«Siamo quasi alla fine dei lavori - dice il sindaco Antonio Bravi -. La realizzazione della parte digitale del museo è l’ultimo passaggio prima dell’inaugurazione che avverrà quando l’emergenza sanitaria lo permetterà. Si tratta di una esposizione che mette insieme la storia della musica con l’imprenditorialità locale legata al settore». 

A spiegare nello specifico il percorso che ha portato alla realizzazione del museo è la direttrice dei lavori e responsabile unico del procedimento, Jessica Tarducci: «Abbiamo cominciato nel 2019 - dice - con un primo lotto che riguardava l’edificio tra il teatro Persiani e la chiesa di San Michele. Poi il secondo ed ultimo lotto ha riguardato il sottotetto del teatro che abbiamo reso comunicante con il museo per poter realizzare la sala immersiva per l’ascolto del suono 3D e uno spazio dedicato alla didattica e ad eventi ad hoc per mostrare come nascono gli strumenti. Questo tipo di lavori non erano compresi nel secondo lotto e abbiamo sopperito al finanziamento necessario con l’Art Bonus». Così sono entrate in gioco le aziende del territorio legate alla musica che, non solo hanno finanziato l’allestimento, ma forniranno anche i materiali da esporre. Si tratta di Fbt, Eko, Castagnari, Fatar e Pigini Group. 
«Ora siamo in fase di ultimazione del progetto - spiega - mancano i dettagli: il contenuto delle bacheche e quello multimediale. Proprio in tal senso ci sono diversi touchscreen che per il Covid potrebbero rappresentare un problema: stiamo mettendo a punto un programma che permetterà di utilizzarli senza toccare lo schermo. Saremo il primo museo delle Marche a poter usufruire di questa tecnologia». 


I contenuti All’interno dei contenuti multimediali anche quelli forniti dal Gigli Opera Festival e da Musicultura. «La parte espositiva è contenuta - dice - ma quella multimediale è abbastanza ampia e ci permetterà di variare spesso i contenuti. Dopo l’inaugurazione, il museo potrà essere messo in comunicazione sia con il teatro che con il Museo Beniamini Gigli così che gli eventi che inizieranno in uno dei tre luoghi potranno continuare negli altri. L’allestimento è stato progettato dall’architetto Bruno Mariotti mentre il progettista strutturale è l’ingegnere Andrea Schiavoni ed il progettista impiantistico è l’ingegnere Emanuele Gelosi Enrici».

 

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Corriere Adriatico