Raccolta di firme per difendere i servizi sanitari a Recanati e Montefano

Raccolta di firme per difendere i servizi sanitari a Recanati e Montefano
RECANATI - «I cittadini di Recanati e Montefano vengano riconosciuti nella zona territoriale dell’ospedale di Macerata e non in quella di Civitanova». È...

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RECANATI - «I cittadini di Recanati e Montefano vengano riconosciuti nella zona territoriale dell’ospedale di Macerata e non in quella di Civitanova». È la richiesta che il comitato recanatese - nato nel 2016 sulle preoccupanti notizie di un’imminente chiusura del punto di primo intervento dell’ospedale Santa Lucia di Recanati - rivolge alla direzione dell’Ast. Continua infatti l’attenzione del comitato «a una fondamentale rivalutazione della struttura ospedaliera locale» e non demorde nella sua continua battaglia per mantenere alta l’attenzione sullo stato di salute dell’ospedale e dei servizi sanitari territoriali.



«Grande è la preoccupazione - sottolinea il comitato - perché da anni nel nostro territorio è in corso un graduale, inarrestabile e drammatico impoverimento dei servizi e delle strutture sanitarie, in particolare in questo caso per l’ospedale di comunità di Recanati. Purtroppo dobbiamo riconoscere che le nostre lotte locali e la grande e importante mobilitazione nel passato della comunità recanatese e non solo, non sono riuscite ad impedire, sino ad oggi, tale corso nonostante il cambiamento elettorale delle dirigenze politiche regionali. Giorno dopo giorno assistiamo impotenti al depauperamento e alla squalificazione dei servizi sanitari del territorio». Allora adesso il gruppo di cittadini ha deciso di intervenire su quella che definisce «impropria attribuzione del territorio di Recanati e della limitrofa cittadina di Montefano alla zona territoriale di Civitanova (Zt 8) della attuale Ast di Macerata». Nei giorni scorsi, il Comitato ha scritto all’Azienda sanitaria territoriale di Macerata e ai sindaci dei comuni di Recanati e Montefano lamentando come «a oggi quotidianamente i cittadini stiano vivendo l’impossibilità di poter raggiungere il nostro pronto soccorso e le strutture sanitarie dedicate a causa di concreti aspetti logistici». I cittadini entrano nello specifico della problematica. «È nota la grave mancanza di collegamenti pubblici adeguati fra Recanati e Montefano e fra questi due Comuni e le strutture sanitarie di Civitanova che rendono difficile per i pazienti e le loro famiglie gli spostamenti e la fruizione della necessaria e auspicata assistenza».



Nei prossimi giorni, il comitato lancerà una nuova mobilitazione pubblica e avvierà una raccolta firme per richiedere formalmente il disconoscimento della Zt8 quale riferimento per tutti i cittadini di Recanati e Montefano, nonché l’attribuzione dei territori di questi Comuni all’influenza della zona territoriale 9 di Macerata. Tra le motivazioni, il comitato spiega che «Montefano e Recanati sono logisticamente più vicine e meglio servite da strade e trasporti pubblici rispetto alle strutture sanitarie di Civitanova; possono essere più garantite nelle loro necessità sanitarie dalla vicina Macerata sia nella emergenza-urgenza, sia per la più facile accessibilità alle strutture. Sono state storicamente più connesse per la loro realtà socio-lavorativa con Macerata rispetto a Civitanova». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico