RECANATI - Da dieci anni viveva nell’ombra per evitare i 30 anni di carcere da scontare nelle patrie galere. La sua latitanza è finita ieri mattina, alle 11, quando i...
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Ora Ahmed Ben Mohamed Ben Alì, tunisino classe 1981, dovrà pagare il suo conto salatissimo con la giustizia italiana. Ben Alì era diventato irreperibile già nel 2008, a ventisette anni, quando le prime condanne a suo carico erano diventate definitive, dal 2011 ha iniziato la sua latitanza. Conosciuto anche con il soprannome de “Il Fascetta” venne ritenuto autore di furti di portafogli, una decina di anni fa, a una festa marocchina all’Arena Gigli da cui scaturì una maxi rissa con una ventina di persone coinvolte. Ma la sua fedina penale parla di molto altro. Nel corso degli anni ha collezionato di tutto: rapina (in un negozio all’interno dell’Hotel House), lesioni aggravate, violenza privata, resistenza a pubblico ufficiale, furto, danneggiamento, ricettazione, violazione del foglio di via aggravata, spaccio di sostanze stupefacenti, fuga dopo un incidente. Per i reati che aveva commesso tra il 2003 e il 2007 è arrivato a realizzare un cumulo di pena di 32 anni di reclusione, ridotti a 30. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico