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RECANATI - Ridotti a 42 i licenziamenti che la iGuzzini Illuminazione ha annunciato per lo stabilimento recanatese. Il dato emerge dalla riunione che si è svolta tra la direzione aziendale del gruppo svedese e le rappresentanze sindacali che hanno diramato una nota nella quale si legge che «si sono svolte le assemblee sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori alla iGuzzini Illuminazione Spa».
«Le organizzazioni sindacali e le Rsu - prosegue la nota - hanno rappresentato gli sviluppi della trattativa con la direzione aziendale del 28 ottobre e del 4 novembre sia per quanto concerne la riduzione dei licenziamenti da 103 a 42 che per quanto riguarda la definizione degli incentivi alle uscite dei pensionandi e di chi non si opporrebbe al licenziamento.
La questione era partita il 26 settembre scorso con la lettera con cui la direzione aziendale della iGuzzini illuminazione di Recanati comunicava l’avvio della procedura di licenziamento per 103 addetti. Un numero colossale, che non ha precedenti in tempi moderni nella provincia maceratese. La iGuzzini Illuminazione è stata acquistata dalla famiglia Guzzini nel non lontano 2019 dagli svedesi della Fagerhult, si disse allora che era una scelta strategica, di consolidamento e di crescita.
Secondo il piano triennale aziendale, e secondo le considerazioni espresse dall’azienda, il fatturato a fine 2021 avrebbe dovuto raggiungere i 250 milioni di euro mentre le previsioni parlano di 200 con un fatturato consolidato 2019 di 238 milioni e di 190 nel 2020. Secondo le previsioni il raffronto 2021-2019 dice che il calo del fatturato è del 16%, ricavi in calo di 40 milioni, rispetto al piano industriale triennale secondo l’azienda verranno meno 50 milioni di euro. L’azienda scrive di non poter adottare altre procedure, se non il licenziamento, visto che ha già fatto ricorso al taglio del contratti precari e di apprendistato, utilizzato gli ammortizzatori sociali e fatto ricorso alla Cassa integrazione. Dunque i licenziamenti perché - secondo l’impresa - ulteriori indugi porterebbero perdita di competitività.
La direzione aziendale informava che non sono previste attribuzioni patrimoniali aggiuntive ai dipendenti interessati alla mobilità. Ed ecco come erano divisi i 103 dipendenti: 15 sono addetti dell’area amministrazione, 35 dell’area marketing, due dell’area sicurezza, 10 dell’area produzione stampi, manutenzione, 20 dell’area tecnica progettazione e laboratori, 7 dell’area logistica assemblaggio, uno dell’area logistica programmazione, due dell’area logistica acquisti ed 11 dell’area logistica magazzini. Ora la mediazione che porta a 42 il numero degli addetti della iGuzzini che verrebbero licenziati.
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Corriere Adriatico