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RECANATI «Meglio fr... che fascisti. Trucchia dimettiti». È la scritta apparsa sulla vetrina dell’ex cinema Sabbatini, a firma degli anarchici. Un attacco al consigliere di Fratelli d’Italia Pierluca Trucchia, che fa riferimento al post su Facebook con cui nei giorni scorsi aveva commentato la benedizione delle coppie omosessuali.
La posizione
Dopo giorni di silenzio, Trucchia ha però deciso di dire la sua: «Intervengo dopo giorni di attacco politico iniziato con la richiesta di dimissioni da parte del gruppo di Recanati Insieme, per un post ridicolo, non compreso e subito rimosso dal profilo del sottoscritto. Attacco politico integrato dalle dichiarazioni immediate della presidente del consiglio comunale, da quella sulla stampa del sindaco Antonio Bravi e da chi si è subito dissociato senza avere l’accortezza di ascoltarmi direttamente e magari ascoltare l’intervento in consiglio del mio capogruppo Simone Simonacci, che ringrazio, dove ha egregiamente spiegato l’accaduto. È doveroso da parte mia, come del resto ho fatto nell’ultimo consiglio comunale, porgere le scuse a quanti si sono sentiti offesi del post che, nonostante essere stato rimosso dal profilo, è stato pubblicato dai giornali per la solerzia di chi è abituato a controllare e fare screenshot da inviare agli amici.
Poi il commento dopo la scritta contro di lui: «In vista delle prossime elezioni amministrative ogni pretesto è buono per attaccare un consigliere di minoranza ed il partito che rappresenta, tralasciando l’ignobile scritta che non troppo anonimi teppistelli (per i quali ho sporto denuncia contro ignoti ed ho chiesto la visione delle telecamere) ha realizzato nella vetrina dell’ex cinema Sabbatini utilizzando due termini che mai sono appartenuti al mio linguaggio. Senza paura e con la coscienza tranquilla risponderò agli attacchi politici che verranno e intanto chiedo alla maggioranza, e in particolare al capogruppo Recanati Insieme di spendersi per governare bene la città soprattutto in questi ultimi giorni con la deludente carenza dei servizi sociali e nel controllo dei pagamenti degli affitti dei locali comunali utilizzati per scopo di lucro per i quali presenterò apposita interrogazione».
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Corriere Adriatico