Nuovo piano per il Colle dell’Infinito: la giunta punta sulla partecipazione. L’elaborato sarà illustrato ai cittadini in videoconferenza

Il Colle dell'infinito
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RECANATI - Un tavolo tecnico di confronto sui contenuti e sulle finalità del piano particolareggiato del Colle dell’Infinito. È quanto in programma per lunedì prossimo alle 17, in videoconferenza, per illustrare ai cittadini ed ai proprietari delle aree interessate il nuovo strumento urbanistico partecipato. «Siamo nella fase conclusiva della progettazione del piano innovativo - dice l’assessore all’urbanistica Michele Moretti -. Vogliamo far sì che ci sia una partecipazione della cittadinanza prima della presentazione del piano in consiglio comunale, anziché attendere le osservazioni successivamente». 

  


«Invieremo il link per partecipare alla viedeoconferenza ai proprietari delle aree interessate e ai cittadini - prosegue Moretti -, così da fare una programmazione il più possibile partecipata. Per illustrare il progetto abbiamo realizzato anche un depliant inviato ai proprietari delle aree interessate, che sarà pubblicato nel sito del Comune con l’esame dell’intervento, e saranno realizzati pannelli informativi in città con l’invito ad interessarsi al piano». Dopo il confronto ci sarà la presentazione in consiglio comunale, probabilmente nei primi mesi del nuovo anno.

«Il piano - spiega Moretti - è stato elaborato anche sulla base di una specifica lettura della visione filosofica e artistica di Giacomo Leopardi, di cui si comprendono oggi la valenza e l’attualità. Si è voluto seguire, nella costruzione del piano, un percorso partecipativo di tipo laboratoriale che miri non soltanto alla tutela degli elementi di valore del paesaggio tangibile, ma anche alla costruzione di una sua nuova visione, espressione di immaginazione e di cultura collettiva, finalizzata anche alla cura e alla riqualificazione del territorio in un’accezione olistica e vitale, di cui esso torna ad essere manifestazione vera e concreta. Tra le caratteristiche di questo percorso rientra l’apertura a processi di miglioramento ed incremento della biodiversità, a nuove forme di relazione tra spazio urbano ed extraurbano, a innovative economie sostenibili basate su nuovi fulcri di comunità. Il Piano indaga le nuove frontiere dell’urbanistica - precisa - , applicata alla gestione del territorio, intervenendo sia attraverso le nuove modalità di negoziazione pubblico-privato, ma anche sviluppando le nuove funzioni riconosciute alle amministrazione locali nei finanziamenti connessi alla gestione sostenibile dell’agricoltura». 


«All’interno della dimensione laboratoriale e partecipata del percorso di costruzione del piano - sottolinea ancora Moretti - , riteniamo assolutamente opportuno estendere l’area di discussione e collaborazione a tutte le figure tecniche che svolgono ruoli istituzionali o esercitano attività di ricerca in tema del paesaggio e di urbanistica».

 

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Corriere Adriatico