Recanati, l'allarme di Coldiretti: «Grano alle corde per la grandine. A Chiarino danni per circa il 30%»

Francesco Fucili
RECANATI - Ci mancava la grandine a decimare ulteriormente la campagna cerealicola marchigiana già provata da esondazioni e sovrabbondanza di piogge. Quella ghiacciata,...

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RECANATI - Ci mancava la grandine a decimare ulteriormente la campagna cerealicola marchigiana già provata da esondazioni e sovrabbondanza di piogge. Quella ghiacciata, arrivata attorno alle 17 di giovedì a Recanati, in località Chiarino, ha provocato danni alla produzione per circa il 30%. Un fenomeno che ha colpito a macchia di leopardo ma che è arrivato insieme a una vasta perturbazione registrata in tutta la provincia. 


Acqua che si somma a quella caduta dall’inizio dell’anno, costata il rallentamento delle operazioni per via del troppo fango nei terreni e dell’alto grado di umidità delle spighe. Ad oggi, periodo in cui la trebbiatura dovrebbe essere già terminata, si è ad appena il 50% degli ettari coltivati con le macchine ancora al lavoro in una situazione già complessa. Già i tecnici di Consorzi agrari d’Italia, dove conferisce la stragrande maggioranza dei produttori marchigiani, avevano registrato cali medi del 20% sulle precedenti annate. Le piogge hanno anche ostacolato i trattamenti ed esposto i campi alle malattie. In ginocchio gli agricoltori locali: a raccontare le loro difficoltà è il presidente di Coldiretti Macerata, Francesco Fucili.

Polizze assciurative attivate


«Molti agricoltori – spiega Fucili – hanno già attivato le polizze assicurative, l’unico sistema per proteggere i raccolti dall’emergenza climatica che si palesa con fenomeni estremi e distruttivi. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma e ciò compromette le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023 supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno». Un’emergenza, quella del maltempo degli ultimi mesi, che non interessa dunque un solo settore dell’agricoltura. Il protrarsi delle piogge e delle grandinate ha messo a dura prova più settori legati all’agricoltura, ognuno rispetto alla propria stagionalità. Danni che, inevitabilmente, si ripercuotono sui costi dei prodotti che il consumatore finale trova poi sugli scaffali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico