Ciclista morto a 23 anni: è stato urtato da un’auto e poi una seconda lo ha travolto quando era a terra

L'ambulanza
RECANATI - Urtato da un’auto mentre è in bici, cade a terra e viene travolto da un’altra vettura. La tragedia si è consumata sabato sera lungo la strada...

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RECANATI - Urtato da un’auto mentre è in bici, cade a terra e viene travolto da un’altra vettura. La tragedia si è consumata sabato sera lungo la strada Regina, nel territorio di Recanati. La vittima è un giovane di 23 anni: Danish Muhammad, originario del Pakistan. È stato investito dopo essere caduto dalla sua bicicletta. È la storia di chi, come molti altri stranieri, perde la vita recandosi al lavoro con l’unico mezzo che hanno per spostarsi e che di notte rende più precario il viaggio di ritorno a casa. 

 

 
Sabato erano circa le 21 quando, all’altezza del distributore di metano, il 23enne è stato urtato da un’auto. La donna alla guida lo avrebbe visto all’ultimo momento per via della scarsa visibilità in quel tratto. Ha cercato di evitarlo, ma il giovane sulla due ruote, nell’impatto, ha perso l’equilibrio ed è caduto a terra. Subito dopo, un altro automobilista che sopraggiungeva, non avrebbe visto il corpo sulla strada e lo ha investito. Il ragazzo non è morto sul colpo, ma le sue condizioni sono apparse gravi sin da subito. Immediati i soccorsi da parte dei sanitari del 118 che hanno trasportato il ciclista al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata: il quadro clinico critico, però, ha convinto i medici ad allertare l’eliambulanza per trasportare il ferito all’ospedale regionale di Torrette ad Ancona. A nulla sono valse le cure dei sanitari per salvargli la vita: il cuore del ragazzo si è fermato ieri mattina all’alba. Sul posto dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Civitanova, guidati dal capitano Massimo Amicucci, con le pattuglie di Porto Recanati e Porto Potenza che, oltre ad essersi occupati dei rilievi, hanno seguito le indagini per risalire all’identità del giovane. In un primo momento, infatti, la difficoltà è stata proprio nell’identificare la vittima. Il 23enne non aveva con sé i documenti e non c’erano state denunce di scomparsa. Solo nella tarda mattinata di ieri, a seguito di un esame dattiloscopico, si è arrivati alle generalità. Nel pomeriggio i militari dell’Arma hanno sentito alcuni connazionali con cui il giovane viveva a Recanati. 


Muhammad, infatti, aveva ottenuto il regolare permesso di soggiorno una volta arrivato a Modena e poi si era spostato nella città leopardiana dove risiedeva. Stando a quanto riferito dai suoi coinquilini, sabato era uscito nel primo pomeriggio per recarsi al lavoro e quando ha avuto l’incidente, probabilmente, aveva finito il turno e stava tornando a casa. Il corpo è rimasto a disposizione dell’autorità giudiziaria, sarà il magistrato Rosanna Buccini a decidere come procedere. Al momento non risulta che il 23enne avesse familiari in zona.

 

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Corriere Adriatico