Trecento grammi di eroina nello zaino, processato in collegamento web e condannato a sei anni

Il tribunale di Macerata
CIVITANOVA - Trovato con quasi 300 grammi di eroina nello zaino, pakistano condannato a sei anni di reclusione. Il processo, in abbreviato, è stato celebrato ieri mattina...

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CIVITANOVA - Trovato con quasi 300 grammi di eroina nello zaino, pakistano condannato a sei anni di reclusione. Il processo, in abbreviato, è stato celebrato ieri mattina in collegamento da remoto: in tribunale il gup Domenico Potetti e il pm Stefania Ciccioli, nel proprio studio l’avvocato Simone Matraxia e in carcere a Montacuto il detenuto, Raja Zaheer Ahmed, di 42 anni. Il pusher era stato arrestato il 13 novembre scorso. Era salito su un Intercity che da Taranto era diretto a Milano portando con sé uno zainetto.


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Ma su quello stesso convoglio erano saliti anche dei carabinieri in borghese: dovevano effettuare dei controlli e non ci avevano messo tanto a notare l’uomo che, guardingo, osservava tutti quelli che passavano. Poco prima di arrivare a Civitanova Ahmed era andato in bagno, poi era tornato, ma invece di sedersi dov’era prima si era messo sulla fila opposta e sopra di lui, sulla cappelliera c’era uno zaino, per i militari quella era stata una conferma al loro iniziale sospetto. Lo fanno spesso i pusher che trasportano droga sui treni: mettono lo stupefacente in uno zaino, lo lasciano su un punto e loro si siedono distanti, ma sempre mantenendo lo zaino sotto il controllo visivo in modo da evitare, in caso di controllo, di essere associato con lo stupefacente. Sceso a Civitanova l’uomo era stato bloccato, nello zaino c’erano 297,7 grammi di eroina con cui avrebbe ricavato qualcosa come 6.680 dosi singole medie. Arrestato e portato in carcere, ieri, per lui si è celebrato il processo con rito abbreviato. L’udienza si è tenuta, come da settimane a causa dell’emergenza Coronavirus, in collegamento da remoto tra giudice e pm, avvocato e detenuto. Il gup ha condannato il pusher a sei anni di reclusione, come chiesto dal pm.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico