L’organizzatrice delle visite guidate: «Villa Buonaccorsi privata era accessibile, ora è pubblica ed chiusa con il lucchetto»

Villa Buonaccorsi a Potenza Picena
POTENZA PICENA - Continua a far discutere la vicenda di Villa Buonaccorsi che, dopo l’acquisizione da parte del ministero, è al centro di una riorganizzazione che...

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POTENZA PICENA - Continua a far discutere la vicenda di Villa Buonaccorsi che, dopo l’acquisizione da parte del ministero, è al centro di una riorganizzazione che vieta al suo interno l’organizzazione di eventi non autorizzati dal Mibact. Dopo l’azione intrapresa da oltre trenta coppie di sposi, che avrebbero dovuto celebrare il loro matrimonio nella dimora storica ma sono state costrette a trovare un’altra location, arriva una lettera aperta da parte di Martina Marchetti che, nel periodo estivo, organizzava visite guidate all’interno della villa.

 
La critica
«Quando la villa apparteneva ad una società privata era accessibile e fruibile, ora che è diventata pubblica è chiusa da un lucchetto». Questa la critica mossa dalla giovane potentina che ricorda come «fino ad ottobre scorso, io e mio padre, per pura passione accoglievamo i turisti per delle visite guidate all’interno della dimora».

Una attività, la sua, iniziata «cinque anni fa - racconta nella lettera aperta - quando ho deciso in accordo con la proprietà e con il custode che svolgeva anche il ruolo di giardiniere, di organizzare delle visite guidate in villa e nei suoi settecenteschi giardini. Abbiamo iniziato con un paio di giorni a settimana, ma visto il discreto successo dell’iniziativa, da un paio di anni organizzavamo le visite per tre giorni a settimana, suddivise in tre turni al giorno, dai primi di maggio alla metà di ottobre. Solo lo scorso anno - spiega - , nonostante la pandemia che ha rallentato notevolmente il flusso turistico, abbiamo avuto 1500 visitatori. Inoltre - precisa Marchetti - il ricavato delle visite, per il quale rilasciavamo una ricevuta, andava esclusivamente ad incrementare il fondo cassa da utilizzare per la manutenzione del luogo, soprattutto dei giardini».

Una attività che per il momento non potrà essere portata avanti, nonostante, secondo la guida, «ci sia sempre stato il supporto della Pro Loco di Porto Potenza Picena e di Riviera del Conero mentre - precisa - è stato assente l’interesse dell’amministrazione comunale».

Dall’altra parte l’amministrazione potentina ci tiene invece a precisare che «Pro Loco e Riviera del Conero operano in collaborazione con l’amministrazione, dunque il sostegno da parte nostra c’è sempre stato e lo dimostra il sito del Comune che pubblicizza le visite guidate tra le esperienze da fare nel nostro territorio. Questo, però, rappresenta il passato. Ora stiamo interloquendo con la Soprintendenza per avere, di volta in volta, l’autorizzazione a visite guidate e iniziative che valorizzino la villa. Il diniego, per il momento, è legato ad eventi commerciali come le cerimonie, ma c’è il via libera a visite guidate che valorizzino la dimora, purché la venga fatta puntuale richiesta».

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Corriere Adriatico