POTENZA PICENA - Avrebbe svuotato un sacchetto della spazzatura addosso alla ex moglie al culmine di una discussione. Un...
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Un episodio a cui sarebbero seguiti altri, fatti di atteggiamenti aggressivi e minacciosi nei confronti della coniuge da cui si era appena separato, una donna di origine albanese. Quest'ultima aveva denunciato più volte l'uomo, un trasportatore di 46 anni di Potenza Picena, originario della Puglia, finito sotto processo per stalking e violazione degli obblighi di assistenza familiare.
In base a quanto riferito dalla donna ai carabinieri, dopo la separazione l'ex marito l'avrebbe minacciata e molestata più volte, con insulti, urla e discussioni animate avvenute anche in presenza del loro figlio minore. L'ex coniuge avrebbe iniziato anche a mandarle messaggi dal contenuto molesto e a farle telefonate più volte al giorno. Ci sarebbe stato poi l'episodio della spazzatura buttata contro di lei al culmine di un litigio. Il trasportatore era stato accusato anche di non pagare i 350 euro mensili che il Tribunale di Macerata aveva stabilito per il mantenimento del figlio dopo la separazione.
I fatti risalgono al 2010. Ieri la vicenda è stata rievocata davanti al giudice Vittoria Lupi e al Pm Lorenzo Pacini. Al termine della discussione (con rito abbreviato) il giudice ha assolto l'imputato, difeso dall'avvocato Marco Poloni, per il reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare mentre lo ha condannato a tre mesi per il reato di stalking. Il legale Poloni ha preannunciato il ricorso in Appello dal momento che al suo cliente è stato riconosciuto un vizio parziale di mente.
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