Il sit-in al Santo Stefano: «Quei turni da rivedere». Nursind e Cobas insieme per sostenere i lavoratori

Il sit-in al Santo Stefano: «Quei turni da rivedere». Nursind e i Cobas insieme per sostenere i lavoratori
POTENZA PICENA  - Manifestazione di protesta, ieri pomeriggio, davanti all’istituto di riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena. A scendere in piazza sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

POTENZA PICENA  - Manifestazione di protesta, ieri pomeriggio, davanti all’istituto di riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena. A scendere in piazza sono stati i lavoratori dell’istituto con Cobas e Nursind.

 

«Una discriminazione salariale per tutti gli infermieri, fisioterapisti e Oss, assunti dopo il 2013 - è quanto denuncia il Cobas in una nota - . Lavoratori che si ritrovano con una retribuzione del 20 per cento inferiore a quella dei colleghi di pari livello a cui si aggiunge oggi l’imposizione di turni di servizio studiati per tagliare personale, attraverso una diminuzione dei giorni di astensione dal lavoro».

Il Nursind sottolinea anche la questione del turno notturno: «Prima iniziava alle 22 - dice la segretaria territoriale provinciale del Nursind, Elisabetta Guglielmi - mentre ora inizia alle 21 e lo stesso personale composto da due infermieri e due Oss deve svolgere le mansioni che prima venivano fatte dagli infermieri del turno precedente che sono più numerosi. Non è possibile - conclude la segretaria provinciale - che il turno notturno venga considerato di sola assistenza. Con il cambio di orario il carico di lavoro è aumentato. Vogliamo inoltre che venga riconosciuta l’attività in acuzie e non in lungo-degenza». Inoltre le richieste di Cobas e Nursind riguardano la «possibilità di far scegliere ai lavoratori i sindacati da cui devono essere rappresentanti». Il Cobas chiama in causa anche la Regione: «Riteniamo inaccettabile il silenzio della giunta regionale».

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico