Segregata in casa e violentata per giorni, riesce a chiamare i carabinieri: arrestato l'aguzzino 50enne

Segregata in casa e violentata per giorni, riesce a chiamare i carabinieri: arrestato l'aguzzino 50enne
POTENZA PICENA - Ha chiesto ospitalità ad un amico, ma poi si è ritrovata prigioniera di un appartamento e costretta a subire abusi sessuali da parte del suo...

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POTENZA PICENA - Ha chiesto ospitalità ad un amico, ma poi si è ritrovata prigioniera di un appartamento e costretta a subire abusi sessuali da parte del suo aguzzino. Un inferno andato avanti per giorni, fino a quando la donna è riuscita ad allertare i carabinieri, che hanno fatto irruzione nell'appartamento all'ottvo piano di una palazzina sul lungomare di Porto Potenza Picena. L'uomo, un 50enne senegalese già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato con le accuse di sequestro di persona e violenza sessuale.

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I militari della Stazione Carabinieri di Porto Potenza Picena, in esito a tempestiva attività di indagine scaturita dalla richiesta di aiuto di una donna pervenuta sul numero unico di emergenza 112, hanno tratto in arresto un cittadino senegalese ritenuto responsabile di sequestro di persona e violenza sessuale continuata. Le indagini sono scattate a seguito dell’attivazione telefonica nel primo pomeriggio del 9 marzo scorso quando la donna, in evidente stato di agitazione, ha contattato i carabinieri e riferito trovarsi chiusa a chiave in un appartamento all’ottavo piano di un edificio del lungomare potentino. Grazie alla descrizione fornita, i militari sono riusciti ad individuarla e, dopo aver rintracciato il proprietario dell’abitazione che intanto si trovava al lavoro, hanno aperto la porta con le chiavi che lui deteneva e liberato la sua vittima. Una volta in caserma, la giovane ha riferito che il suo calvario era cominciato qualche giorno prima, quando aveva chiesto ospitalità ad un suo amico che le aveva quindi offerto una camera in quell’appartamento, mentre già dalla sera stessa, approfittando della superiorità fisica, l’uomo l’aveva più volte insistentemente importunata, palpeggiata, svestita, minacciata, fino a costringerla ad avere rapporti orali con lui. L’uomo, operaio cinquantenne già noto alle forze di polizia, è stato quindi tratto in arresto e sottoposto alla misura cautelare domiciliare in attesa dell’udienza di convalida. 

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Corriere Adriatico