Mense, casa di riposo e asili nido: il Comune scongiura gli aumenti. Costi invariati pure per la residenza protetta e l’uso degli impianti sportivi

Mense, casa di riposo e asili nido: il Comune scongiura gli aumenti. Costi invariati pure per la residenza protetta e l’uso degli impianti sportivi
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POTENZA PICENA  - No agli aumenti del costo dei servizi per il consumatore finale. Questa la linea del Comune di Potenza Picena in merito alle rette per la casa di riposo, la residenza protetta e l’asilo nido. Resteranno gli stessi anche i prezzi dei pasti alle mense scolastiche e le tariffe degli impianti sportivi. Nessun aggravio per le famiglie, dunque, già colpite pesantemente dagli aumenti dei costi delle utenze.

 

Nei prossimi giorni il provvedimento sarà al vaglio della giunta Tartabini per la ratifica, mentre a fine mese sarà presentato al consiglio comunale in occasione della seduta che prevede l’approvazione del bilancio preventivo. Nel frattempo è arrivata anche la decisione di non procedere con l’adeguamento Istat per le rette degli asili nido, delle case di riposo e delle residenze protette. 


«Era nelle nostre facoltà decidere di adeguare i prezzi dei servizi alla persona – commenta la sindaca, Noemi Tartabini –. Abbiamo deciso di non farlo, visto il momento di grande difficoltà che le famiglie stanno affrontando. Per quello che riguarda la scelta di non ritoccare rette e tariffe sulla base degli aumenti in bolletta, le motivazioni sono le stesse. Il bilancio comunale è sotto forte pressione, ma lo stesso vale per le famiglie. Non sarebbe giusto rifarsi degli aumenti chiedendo un ulteriore sacrificio alla cittadinanza. Fino alla fine dell’anno non ci saranno ritocchi al prezzo dei pasti alle mense scolastiche. Non toccheremo anche le rette dell’asilo nido, della residenza protetta e della casa di riposo. Queste ultime hanno per altro costi molto competitivi rispetto alle altre strutture simili presenti nel territorio. Non aumenteranno nemmeno le tariffe per chi usufruisce degli impianti sportivi di proprietà comunale».

La strada per uscire dalla crisi del caro bollette, secondo la sindaca Tartabini, «è quella dell’autosufficienza energetica delle strutture – spiega –. Negli ultimi anni abbiamo deciso di investire nell’efficientamento energetico degli edifici pubblici. Lo abbiamo fatto in occasione della costruzione della nuova scuola primaria e intendiamo proseguire su questa linea. È un percorso che abbiamo intrapreso anche per l’illuminazione pubblica, passando dalle lampade a incandescenza a quelle al neon. Spegnere una parte dei lampioni per risparmiare è fuori discussione – conclude la Tartabini –, ne andrebbe della sicurezza cittadina».

 

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Corriere Adriatico