POTENZA PICENA Con il vizio del gioco d’azzardo, spendeva i soldi per le rette dell’asilo della figlia e dell’affitto di casa al gioco, per poi chiederne altri...
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Le vessazioni, in base a quanto ricostruito dalla procura nel corso delle indagini preliminari, sarebbero andate avanti per circa due anni, da febbraio del 2014 fino ad aprile del 2016. Per l’accusa il trentatreenne, di origine romena, avrebbe maltrattato la moglie, una trentenne, anche in presenza della figlia, con parole offensive e mortificanti, rompendo suppellettili e mobili che si trovavano in casa. Un giorno con un pugno aveva rotto una parete in cartongesso e il vetro di una portafinestra. L’uomo avrebbe anche fatto scenate di gelosia, in particolar modo la sera quando tornava a casa sotto l’effetto dell'alcol.
La situazione era diventata ingestibile e dopo due anni la moglie ha deciso di rivolgersi all’autorità giudiziaria denunciando il coniuge. Ieri la vicenda è finita all’attenzione del giudice dell’udienza preliminare Maria Annunziata Nocera e del pubblico ministero Micaela Piredda. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico