Investe una giovane e si dà alla fuga, scatta la caccia al pirata della strada. Al vaglio i filmati delle telecamere

La stazione di Porto Recanati
PORTO RECANATI - È caccia al pirata a Porto Recanati. Sono al vaglio dei carabinieri le immagini delle telecamere di via Sarcinelli dove sabato scorso una giovane è...

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PORTO RECANATI - È caccia al pirata a Porto Recanati. Sono al vaglio dei carabinieri le immagini delle telecamere di via Sarcinelli dove sabato scorso una giovane è stata investita. Erano da poco passate le 17.30 quando una 25enne di Castelfidardo - stando al racconto della stessa ragazza - si trovava sul marciapiede, all’altezza del civico numero 2. Parlava al telefono con un’amica quando un’auto, una Audi grigia guidata da un uomo tra i 30 e i 40 anni, è salita sul marciapiede investendola. 

 


La ragazza, colpita alle gambe che avevano subito di recente un intervento ortopedico, è caduta a terra. A soccorrerla, però, non è stato l’automobilista alla guida del mezzo che l’ha centrata in pieno. L’auto, infatti, non si è fermata, ma ha proseguito la sua corsa in via Roma per poi arrivare in via 29 marzo. A prestare per primi soccorso alla 25enne sono stati due giovani che si trovavano sul posto. La ragazza si è recata al pronto soccorso dell’ospedale di Osimo. Preoccupata anche l’amica con cui la 25enne stava parlando al telefono al momento dell’investimento, tanto che è subito corsa sul posto per vedere come stesse la giovane. La fidardense, impiegata in una ditta della sua città, ha avvisato i familiari: è stato il fratello a sporgere denuncia ai carabinieri di Porto Recanati. I militari indagano per risalire all’automobilista, anche grazie ad alcune testimonianze e sulla base di quanto raccontato dalla 25enne. Fondamentali sono però le telecamere di videosorveglianza le cui immagini finiranno al vaglio degli inquirenti. Il passaggio dell’Audi, infatti, potrebbe essere stato immortalato e questo permetterebbe di risalire alle generalità del pirata della strada. Non è detto, poi, che sia lui stesso a presentarsi spontaneamente in caserma per ammettere di aver commesso il fatto. Alla giovane sono stati riconosciuti cinque giorni di prognosi e, per evitare complicazioni, dovrà utilizzare un tutore. 


Grande lo spavento sia per la 25enne che per i familiari e la sua amica che ha assistito in tempo reale, telefonicamente, all’accaduto. Un fatto che avrebbe potuto avere conseguenze ben peggiori, ma che resterà comunque difficile da dimenticare per la giovane che in un primo momento è rimasta sotto choc. I carabinieri vogliano delineare i contorni di quanto accaduto. 

 

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Corriere Adriatico