Il sindaco Michelini: «Non ero a conoscenza della multa presa. Il Comune ha pagato a mia insaputa»

Andrea Michelini
PORTO RECANATI - «Ho scoperto la multa solo una volta che il segretario ha pubblicato la determina di spesa in albo pretorio, pagherò io la multa». Il...

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PORTO RECANATI - «Ho scoperto la multa solo una volta che il segretario ha pubblicato la determina di spesa in albo pretorio, pagherò io la multa». Il sindaco Andrea Michelini chiude il caso della sanzione per divieto di sosta comminatagli a Macerata mentre era alla guida di un’auto comunale che sarebbe stata pagata con soldi pubblici.  

 


È il primo cittadino a ricostruire la vicenda, che risale a un paio di mesi fa. «Il 23 marzo mi sono recato con mezzo di servizio comunale nella sede della Provincia di Macerata, dove era stata convocata una riunione dell’Ato – ricorda Michelini –. Arrivando ho parcheggiato l’auto al solito stallo nelle vicinanze del palazzo provinciale, dove di consuetudine vengono lasciati i mezzi istituzionali. Alla fine della riunione sono risalito in auto e tornato a Porto Recanati. Nessun tagliando riferibile a una multa era esposto sull’autovettura. Ne deriva che la sanzione elevata era del tutto sconosciuta alla mia persona. Il codice della strada, del resto, a tal proposito non prevede l’obbligatorietà al rilascio dello scontrino per divieto di sosta da parte dell’agente addetto al controllo del traffico sul parabrezza dell’auto». Solo a distanza di alcune settimane la sanzione elevata dal Comune di Macerata sarebbe arrivata al protocollo del Comune di Porto Recanati.

«Nessuno mi ha avvisato»

«Nessun funzionario, impiegato o responsabile di ufficio della nostra istituzione mi ha mai avvisato dell’esistenza di tale sanzione – assicura il sindaco –. A distanza di ulteriore tempo, la Segreteria generale ha preparato una determina di spesa, senza avvertirmi, che autorizzava il pagamento della sanzione con imputazione al previsto capitolo di bilancio. C’è stata una colpevole mancanza di comunicazione con il mio ufficio e un’incompletezza nella formulazione della determina. La determina è stata pubblicata sull’Albo pretorio del Comune e resa nota. Solo in quel contesto sono venuto a sapere del fatto». Michelini ha suggerito quindi la modifica della determina di concerto con il personale dell’Ufficio segreteria, «che ha capito la situazione sgradevole che si era venuta a creare dal punto di vista mediatico per un fatto in cui la mia buona fede non poteva mai essere messa in discussione – continua il primo cittadino –. L’ente sta dunque provvedendo ad emanare un’ulteriore determina a modifica di quella già emessa che prevederà che il Comune di Porto Recanati, come legittimo proprietario del mezzo, paghi la sanzione comminata per poi rivalersi economicamente sulla mia persona. Esco estremamente amareggiato da questa storia che si è sviluppata nella mia completa ignoranza dei fatti. Non sono la persona che si approfitta di questi miserevoli scappatoie. Mi trovo coinvolto in un tritacarne mediatico per comportamenti che sono stati tenuti in perfetta buona fede, una cosa svilente che mi ha investito e profondamente toccato dal punto di vista personale». 

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Corriere Adriatico