La movida violenta mette d'accordo il Pd e la Lega: «Ora ci vuole il Daspo urbano»

I controlli della polizia durante la movida
PORTO RECANATI - Lega e Pd concordi nella richiesta di nuove misure di sicurezza contro la movida violenta di Porto Recanati. Dopo i rappresentanti locali del Carroccio anche i...

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PORTO RECANATI - Lega e Pd concordi nella richiesta di nuove misure di sicurezza contro la movida violenta di Porto Recanati. Dopo i rappresentanti locali del Carroccio anche i dem chiedono il Daspo urbano e l’aumento della presenza degli agenti nei luoghi cruciali della città costiera. «Facciamo seguito alla proposta dall’ex consigliere comunale e vicesegretario del circolo locale del Pd Petro Feliciotti lanciata il 5 luglio sui social – affermano dem -, visto il continuo susseguirsi di episodi di violenza sempre più gravi nei principali luoghi della vita sociale della città e vista la evidente inadeguatezza delle misure messe in atto dall’amministrazione comunale». 



 
«Misure che - prosegue il Partito democratico - da un lato danneggiano le attività commerciali e dall’altro palesemente non mettono alcun freno ai facinorosi. Noi del circolo Pd di Porto Recanati invochiamo che si possa perseguire la via intrapresa dalla Mancinelli, sindaca di Ancona, ovvero l’uso del Daspo urbano e aumentare la presenza di agenti nei luoghi cruciali e inserendo appositi addetti alla sicurezza».
a richiesta arriva dopo quanto successo nelle notte tra sabato e domenica nella centralissima piazza Brancordi dove un 37enne albanese è stato arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Domenica scorsa il commissario della Lega Marche Augusto Marchetti ed Emanuela Addario, anche lei esponente del Carroccio, avevano «chiesto al sindaco di attivarsi con il prefetto per ottenere il Daspo urbano contro i malviventi e di istituire in quell’area un sistema di video sorveglianza attualmente inesistente».
La giunta – che ha stigmatizzato quanto avvenuto in piazza – sta vagliando, in sinergia con la prefettura, eventuali azioni a tutela dell’ordine pubblico. 
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Corriere Adriatico