Moria di pesci al laghetto Volpini a ridosso dell'Hotel House, il sindaco vieta accesso e uso delle acque

Il laghetto Volpini a ridosso dell'Hotel House
PORTO RECANATI - Moria di pesci al laghetto Volpini. Il sindaco emette un’ordinanza per vietare l’accesso alla zona e l’utilizzo delle acque. Nel frattempo sono...

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PORTO RECANATI - Moria di pesci al laghetto Volpini. Il sindaco emette un’ordinanza per vietare l’accesso alla zona e l’utilizzo delle acque. Nel frattempo sono in corso gli accertamenti anche per capire se il fatto possa essere collegato ad un problema riscontrato nelle fognature dell’Hotel House qualche giorno fa.

 

Una storia che si ripete: era il 2017 quando nello stesso laghetto vennero rinvenuti 400 chili di pesce morto, tanto che l’assessore Lorenzo Riccetti (all’epoca consigliere di minoranza per Upp, ndr) evidenzia la «necessità di trovare le cause. Evidentemente nel 2017 la questione venne sottovalutata e mai risolta».

L’allarme, in questo caso, è scattato giovedì sera. «Mi hanno contattato - dice Riccetti - per segnalarmi che al crepuscolo era stata riscontrata una moria di pesci nel fiume Potenza. Ho avvisato subito l’ufficio Lavori pubblici e abbiamo chiamato i vigili urbani. Siamo riusciti ad accedere al laghetto Volpini dove abbiamo riscontrato diversi pesci senza vita. Abbiamo allertato le autorità competenti: i carabinieri forestali e l’Arpam; e il sindaco ha emesso l’ordinanza che vieta l’accesso alla zona».

Il sospetto, appunto, è che stia accadendo come nel 2017. «In quel caso - ricorda Riccetti - vennero commissionate indagini sulle carcasse di pesce, ma non si riuscì a risalire alle cause dell’accaduto. Dei 400 chili di pesce, infatti, la quantità arrivata ai laboratori venne considerata troppo bassa per stabilire le cause della moria; pare che non riuscirono a trovare una barca per raccogliere pesce a sufficienza da portare ad analizzare. Il caso, in consiglio comunale, venne archiviato come “suicidio di massa” citando le parole del vicesindaco Rosalba Ubaldi in risposta alla nostra interrogazione».

Ora l’obiettivo dell’amministrazione Michelini è risalire alle cause per trovare una soluzione definitiva. «I soggetti coinvolti sono diversi - spiega Riccetti - . Una pista da seguire è quella legata alla fognatura dell’Hotel House: pochi giorni fa c’è stato segnalato un problema in un tombino, tanto che il Comune aveva già diffidato il condominio a procedere alle verifiche della linea fognaria. Non voglio fare illazioni o attribuire responsabilità - precisa l’assessore - , ma non è escluso che i due fatti siano collegati». 



«Ho richiesto tutta la documentazione relativa alle autorizzazioni degli scarichi delle linee fognarie - prosegue l’assessore -. Lo faccio da quando ero all’opposizione, ma non sono mai riuscito ad avere una mappa nitida degli scarichi dell’Hotel House e di altre lottizzazioni. Ricordo che avevamo presentato anche una richiesta all’allora sindaco Mozzicafreddo per controllare alcune situazioni riguardo sversamenti fognari sospetti, ma è stato sempre rimandato. Ora ce ne occuperemo noi. In un paese che vuole fare turismo balneare - conclude - , una situazione come questa è inaccettabile».
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Corriere Adriatico