PORTO RECANATI - Faccia a faccia con i ladri a Porto Recanati. I malviventi sorpresi e messi in fuga dai proprietari e da alcuni loro amici. Sabato sera Mila...
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«Non appena è scattato l’allarme abbiamo deciso di andare a controllare – racconta la signora Montecchiani -. Mio marito e un amico sono quindi passati per i garage risalendo poi le scale che portano al giardino di casa e un altro nostro amico ha raggiunto la nostra abitazione passando per i campi circostanti. Arrivati a casa nostra hanno sorpreso i ladri, in tre, che erano ancora lì e che cercavano di entrare».
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«Hanno rotto la tapparella e non appena è scattato l’allarme hanno aspettato che si spegnesse per proseguire il loro lavoro – racconta la donna -. Probabilmente non si aspettavano che saremmo arrivati. Sorpresi da mio marito e da un nostro amico sono scappati verso il campo e uno di loro si è anche girato verso Massimo mostrandogli il piede di porco come per fargli capire che se si fosse avvicinato lo avrebbe colpito. Dalla direzione in cui fuggivano i ladri stava arrivando il nostro amico che se li è trovati davanti ed è stato minacciato sempre con il piede di porco da uno dei malviventi».
A quel punto il marito della donna e il suo amico hanno inseguito i malviventi – che si stavano dirigendo verso il cimitero - in Vespa. «Li hanno individuati e illuminati con i fari; a quel punto i tre si sono appiattiti sul terreno e non appena mio marito ha preso il telefono per avvisare i carabinieri, che già erano stati allertati e che subito sono arrivati in zona, i tre si sono separati prendendo direzioni diverse – spiega la signora Montecchiani -. Restiamo increduli sull’orario in cui hanno provato ad entrare e anche del fatto che nonostante sia suonato l’allarme abbiano tranquillamente proseguito nel tentativo di aprire le persiane ed entrare. Solo più tardi vedendo i video della telecamera ci siamo accorti che avevano anche svitato le luci del giardino che si accendono automaticamente con i movimenti. Questa è la seconda volta in sei anni che i ladri tentano di entrare in casa nostra. Nel 2014 ci riuscirono mentre dormivamo e non ci accorgemmo di nulla; proprio in seguito a quell’evento decidemmo di installare l’allarme».
I carabinieri della locale stazione, che hanno perlustrato in lungo e in largo la zona vicina all’abitazione della coppia, hanno avviato le indagini.
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Corriere Adriatico