La spiaggia divorata dalla mareggiata a Scossicci, la rabbia degli operatori: «Qui non si fa nulla»

Il mare arrivato tra gli ombrelloni
PORTO RECANATI - La prima mareggiata della stagione costringe gli chalet di Scossicci a smontare ombrelloni e attrezzature. Una storia che si ripete da anni e che mette gli...

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PORTO RECANATI - La prima mareggiata della stagione costringe gli chalet di Scossicci a smontare ombrelloni e attrezzature. Una storia che si ripete da anni e che mette gli operatori del litorale nord di Porto Recanati in una condizione di svantaggio rispetto alle altre zone. Nonostante per questo fine settimana sia previsto il bel tempo, infatti, per alcuni è stato vanificato il lavoro di preparazione della spiaggia e non potranno accogliere i clienti che avevano prenotato il posto al mare. 

Il litorale assediato dalle mareggiate: «Il nostro locale ancora in ginocchio»

 


«L’allerta meteo è servita per farci smontare in tempo l’attrezzatura - dice Massimiliano Tomassini, referente locale Abat e titolare dello chalet Da Massi - . Sabato e domenica (oggi e domani) però il tempo si rimetterà e le persone arriveranno per cercare il loro ombrellone e noi, come sempre, dovremmo spiegare che non c’è perché li dobbiamo sistemare». Un disservizio che, dicono gli operatori, danneggia anche l’immagine della città. «Non c’è modo di venirne fuori - prosegue Tomassini - , l’unica cosa che si può fare è lavorare per una difesa della costa più efficace. A rimetterci è tutto l’indotto. I clienti possono accettare questa situazione per una stagione, ma quando vedono che il problema permane, trovano una alternativa. C’è chi, dopo qualche anno, sceglie altri posti e ce lo dice chiaramente. Non possiamo vivere solo con chi ha acquistato la seconda casa a Porto Recanati».

Sul piede di guerra Anna Procaccini del Palm Beach. «Non possiamo più vivere alla giornata - dice - . Domani (oggi) arrivano i clienti che hanno prenotato l’ombrellone e non troveranno niente. I ragazzi della spiaggia dovranno mettere tutto a posto: rastrellare, piantare gli ombrelloni, sistemare la torretta di salvataggio e riprendere il pattino che la mareggiata è riuscita a spostare. Non abbiamo più nemmeno la passerella per le docce. Non è possibile che in questa zona dobbiamo preparare la spiaggia ogni volta che c’è una mareggiata. Non si può solo sperare che il mare resti calmo». Si dice delusa anche dagli amministratori: «Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, non è mai venuto da queste parti. Stessa cosa per il nuovo sindaco (Andrea Michelini, ndr). Dovrebbero capire in che condizioni lavoriamo».

È «sfiduciato dalla politica» anche Andrea Marcelli del Barracuda. «È ancora troppo presto per valutare l’amministrazione comunale - dice - , perché in un anno non si possono fare miracoli, sebbene debbano comunque sollecitare gli enti sovracomunali. La Regione, invece, avrebbe potuto fare di più. Non è un bel biglietto da visita: la città ha ottenuto la Bandiera blu anche per Scossicci». 



Si trovano punto e a capo gli stabilimenti che avevano preparato la spiaggia e oggi devono rimontare tutto. «Se domani (oggi) il mare sarà calmo - dice Simone Camilletti dell’Acropoli - abbiamo già l’accordo con la ruspa che verrà a sistemarci la spiaggia; se invece il bel tempo dovesse tornare domenica (domani) la sistemazione andrebbe a finire a lunedì e questo è un danno. Ci dispiace soprattutto per il ristorante - conclude - in questa situazione dobbiamo lavorare solo all’interno perché le onde arrivano sotto al terrazzo: significa perdere il 40% di coperti».
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Corriere Adriatico