Porto Recanati, ladro nello scuolabus Alunni bloccati per mezz'ora in aula

La sede dell'Istituto Medi
PORTO RECANATI - Ritorno a casa con oltre mezz’ora di ritardo ieri per gli alunni dell’Istituto comprensivo Enrico Medi che usufruiscono del servizio di scuolabus. Gli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORTO RECANATI - Ritorno a casa con oltre mezz’ora di ritardo ieri per gli alunni dell’Istituto comprensivo Enrico Medi che usufruiscono del servizio di scuolabus. Gli studenti sono stati bloccati nelle classi dalle insegnanti perché nel piazzale della scuola di via Dante Alighieri era stato notato un ladro che stava tentando di rubare il borsello di un autista. Sono stati attimi di paura per i ragazzini. Il sospetto è che il ladro seriale che da oltre un paio di mesi sta mettendo a segno numerosi furti a danno delle attività commerciali della città abbia tentato il colpo anche a scuola. 

Poco dopo le 16 a fine lezione gli alunni si stavano preparando a salire nei pulmini quando una delle accompagnatrici nel piazzale, ha visto un giovane salire su uno degli automezzi. La donna si è avvicinata e ha sorpreso l’uomo intento ad arraffare il borsello dell’autista. L’insegnante ha cominciato a gridare e lui, vistosi scoperto, è fuggito a gambe levate. Nel piazzale, tra le mamme in attesa dei figli e le maestre, è scoppiato il panico. Gli alunni sono stati trattenuti dentro la scuola. Intanto i genitori erano in attesa alle varie fermate della città del tutto ignari dell’accaduto e hanno iniziato a preoccuparsi per il ritardo. Qualcuno ha chiamato a scuola per avere spiegazioni, altri si sono presentati davanti alla sede e qui sono stati informati dell’accaduto. Sull'episodio indagano i carabinieri che hanno ricostruito l'identikit dell'uomo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico