Mondial, fallite due aziende del gruppo di Porto Recanati. L'avvocato Giustozzi: «Ora attenzione agli artigiani che lavoravano per loro»

Mondial, fallite due aziende del gruppo. L'avvocato Giustozzi: «Ora attenzione agli artigiani che lavoravano per loro»
PORTO RECANATI  - La Mondial Suole e la Mondial Plast sono in liquidazione giudiziale. La notizia è arrivata ieri quando dalla cancelleria del Tribunale di Macerata...

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PORTO RECANATI  - La Mondial Suole e la Mondial Plast sono in liquidazione giudiziale. La notizia è arrivata ieri quando dalla cancelleria del Tribunale di Macerata sono partite le notifiche alle parti della sentenza emessa dal collegio. I giudici civili hanno dichiarato l’apertura della liquidazione giudiziale nei confronti delle due aziende (della stessa proprietà) di Porto Recanati, nominando quale giudice delegato per la procedura Enrico Pannaggi e quali curatori Alessandro Benigni e l’avvocato Andrea Giuliodori. 

 

Questi ultimi dovranno ricostruire la situazione economica delle aziende, i loro rapporti finanziari, l’elenco dei clienti e dei fornitori e acquisire tutta la documentazione contabile. Il legale rappresentante delle società dovrà quindi presentare i bilanci, le scritture contabili e fiscali che dovranno essere vagliati nei prossimi giorni. A giugno invece è previsto l’esame dello stato passivo davanti al giudice delegato e trenta giorni prima creditori e persone che vantano diritti su beni in possesso delle due società fallite dovranno presentare le domande di insinuazione. Dopo circa 50 anni di attività la storica azienda ha dovuto fare i conti con una crisi cresciuta pesantemente nel 2022 dalla quale non è riuscita a uscire . 

I debiti
 

Alla fine sono state diverse imprese nei cui confronti al Mondial Suole aveva maturato i debiti, a chiederne il fallimento per poter rientrare dei crediti. Ora a rischio sono i 122 lavoratori (a cui se ne aggiungono una trentina della terza società del gruppo, la Mondial Due, per la quale è stato chiesto il fallimento) che da dicembre non percepiscono lo stipendio. Ma la questione è più ampia e interessa l’intero indotto.

L’avvocato Sandro Giustozzi che assiste alcune delle imprese artigiane creditrici ha voluto lanciare un appello: «Auspico che i rappresentanti delle istituzioni, a iniziare dalla Regione, abbiano un occhio di riguardo anche per le imprese artigiane che lavoravano per le aziende in liquidazione che sono in grande difficoltà. Anche i loro dipendenti rischiano un licenziamento a catena».

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Corriere Adriatico