PORTO RECANATI - Era solo, intirizzito dal freddo e faceva una gran fatica a comunicare non conoscendo la nostra lingua; era all’addiaccio e senza una casa in cui trovare...
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Il ragazzo – si tratta di un minorenne – è stato infatti accompagnato presso la caserma dei carabinieri di Porto Recanati da due persone che si sono prese cura di lui proprio in considerazione del fatto che non aveva né soldi per mangiare né un tetto sotto cui ripararsi. I due soccorritori hanno subito capito che il ragazzo si trovava in evidente difficoltà; hanno cercato di comunicare e sono riusciti a comprendere la situazione, tanto da far scattare la mobilitazione.
Della questione è stato quindi investito l’ufficio dei Servizi sociali del Comune di Porto Recanati che lo ha preso in carico verificando le sue condizioni generali. Per prima cosa si è trattato di riscaldarlo e di rifocillarlo, dopo di che trovargli una sistemazione sicura e confortevole. Ed è quello che è stato fatto: sabato mattina i carabinieri hanno infatti accompagnato il ragazzo in una di queste strutture, presso la quale il giovanissimo straniero sarà ospite fino a quando non sarà stato possibile avere notizie più precise sul suo conto, sulla, sua provenienza e possibilmente sulla sua famiglia in modo da riaffidarlo alla famiglia o rimpatriarlo. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico