Ancora liquami in mare Il sindaco: "Ipotesi dolo"

Ancora liquami in mare Il sindaco: "Ipotesi dolo"
PORTO RECANATI - Nuovo sversamento sospetto in mare a Porto Recanati. Il fenomeno è stato rilevato a Nord della Fiumarella. Sul posto sono giunti i tecnici dell'Arpam e...

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PORTO RECANATI - Nuovo sversamento sospetto in mare a Porto Recanati. Il fenomeno è stato rilevato a Nord della Fiumarella. Sul posto sono giunti i tecnici dell'Arpam e dell'Astea, che hanno prelevato campioni. Intanto interviene il sindaco Montali, secondo cui non si può escludere la pista de dolo.








"Per il nostro territorio sembra davvero non esserci pace - afferma il primo cittadino -. Nel tardo pomeriggio di giovedì infatti, si è verificato un nuovo sversamento di acque stavolta più a nord rispetto al fosso della Fiumarella. Sul posto sono immediatamente intervenuti i tecnici dell’Arpam e con l’Astea, stiamo cercando di individuare l’origine di questi fenomeni che ormai troppo spesso si stanno verificando in questa estate portorecanatese. Una situazione che anche gli esperti giudicano anomala rispetto alla questione della Fiumarella, che da tempo rappresenta un problema per Porto Recanati. Stiamo controllando la presenza di eventuali scarichi non autorizzati o ancor peggio che qualcuno con dolo provochi queste situazioni di emergenza. Intanto dal dottor Leoni dell’Arpam abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che le analisi effettuate soltanto qualche giorno fa, precisamente martedì scorso, siano conformi ai valori previsti, rispecchiando di fatto la situazione che c’era all’inizio dell’estate. L’acqua che nella serata di giovedì si presentava torbida, con una chiazza nerastra, è già da ieri mattina è tornata limpida. Per questo motivo, abbiamo ritenuto opportuno non emettere un’ordinanza di divieto di balneazione che avrebbe danneggiato gli operatori balneari senza un reale motivo di preoccupazione. Stiamo però continuamente monitorando la situazione, pronti ad emettere il provvedimento, se necessario, in qualsiasi momento". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico