Il dolore dei colleghi di Di Prisco: «Era come un fratello». Indagata per omicidio stradale la ragazza alla guida dell’auto

Il dolore dei colleghi di Di Prisco: «Era come un fratello». Indagata per omicidio stradale la donna alla guida dell’auto
 PORTO RECANATI  - «Una persona perbene». Lo ricordano così i suoi colleghi, sconvolti dalla scomparsa del 50enne Gennaro Di Prisco che lunedì...

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 PORTO RECANATI  - «Una persona perbene». Lo ricordano così i suoi colleghi, sconvolti dalla scomparsa del 50enne Gennaro Di Prisco che lunedì sera è stato travolto ed ucciso da un’auto lungo la statale adriatica a Porto Recanati.

 

Originario di Boscoreale, in provincia di Napoli, la guardia giurata aveva cominciato a lavorare con l’istituto di vigilanza privata Sûreté nel 2013. «Per noi era un fratello, oltre che un collega - commenta la direzione dell’istituto che ha listato a lutto la propria pagina Facebook con un messaggio di cordoglio - . Ogni parola è retorica per ricordarlo. Un grande lavoratore: mai un problema, mai un richiamo o una virgola fuori posto».

A ricordarlo sui social come «un ottimo e apprezzato lavoratore del porto di Ancona» anche l’Autorità di Sistema portuale. «Dal 2014 lavorava prevalentemente al porto - spiega la direzione di Sûreté - . Ha ottenuto le certificazioni per svolgere quel tipo di servizio. La sicurezza sussidiaria è una grande responsabilità e lui ha sempre dimostrato di essere un professionista». I suoi colleghi si sono stretti al dolore della famiglia del collega. Lascia la moglie Mariarosaria e i figli Roberto e Valeria.

La tragedia ha sconvolto l’intera cittadina: secondo quanto ricostruito, pare che Di Prisco stesse camminando lungo la statale, in località Scossicci, quando è sopraggiunta una Lancia Ypsilon condotta da una 27enne di Loreto che viaggiava in direzione Nord. L’uomo è caduto sull’asfalto, dopo l’urto con il parabrezza che si è sfondato. A nulla sono valsi i soccorsi dei sanitari del 118 che hanno tentato invano di rianimare il 50enne: Prisco è morto sul colpo. La giovane, impaurita, non si è fermata subito, ma è tornata indietro poco dopo. Come da prassi in questi casi, è stata denunciata per omicidio stradale colposo. I funerali oggi alle 15 nella chiesa del Preziosissimo Sangue. 

 

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Corriere Adriatico