Porto Recanati, lo chalet Acapulco Beach colpito dalla mareggiata. Frisari: «E ora chi pagherà i danni?»

Lo chalet Acapulco Beach colpito dalla mareggiata. Frisari: «E ora chi pagherà i danni?»
PORTO RECANATI - «Il locale rischia di essere inghiottito dalle acque alla prossima mareggiata e noi non possiamo fare altro che essere spettatori di una situazione che era...

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PORTO RECANATI - «Il locale rischia di essere inghiottito dalle acque alla prossima mareggiata e noi non possiamo fare altro che essere spettatori di una situazione che era largamente prevista visto che senza scogliere la spiaggia è stata erosa completamente e le nostre protezioni servono a ben poco». Non si arrende Pino Frisari, titolare dell’Acapulco Beach, lo stabilimento balneare e ristorante di Porto Recanati che è stato pesantemente colpito lunedì dall’ondata di maltempo e dal mare grosso che ha spazzato via la spiaggia raggiungendo la struttura dello chalet che è rimasto in piedi, nonostante i locali si siano allagati, le fognature siano scoppiate, la corrente saltata con detriti portati ovunque e protezioni poste fuori l’edificio che sono saltate spazzate via letteralmente dalla furia del mare che ha interessato la costa maceratese.  


Nonostante quanto accaduto, ieri, assieme ai suoi collaboratori, si è messo al lavoro per tutta la giornata riuscendo a rimettere in sesto l’Acapulco Beach riaprendolo in serata per quella clientela fidelizzata dai 14 anni di attività in cui la lotta contro le mareggiate è stato un continuo. «Già una decina di anni fa era accaduta una cosa simile e, adesso, con il meteo che ha raggiunto situazione estreme la situazione è peggiorata – racconta il titolare Pino Frisari -. Purtroppo quanto è avvenuto era inevitabile, solo una questione di tempo, sarebbe accaduto prima o poi visto che con la scogliera che è stata installata lungo tutta la costa, fino al nostro locale, il destino era segnato. Avevamo già fatto presente alla vecchia amministrazione regionale che le aveva fatte installare in accordo con Ferrovie dello Stato, che la mareggiata avrebbe riversato tutta la sua forza verso di noi, visto che in prossimità dell’Acapulco non esiste alcuna protezione in mare, ma non siamo stati ascoltati. Abbiamo subito danni che oscillano tra 5 e 10 mila euro che stiamo quantificando. E adesso chi ci risarcisce?». 

«Volontà ad andare avanti»


«Da parte nostra - prosegue l’operatore balneare - c’è la volontà di andare avanti, però se non si interviene mettendo in sicurezza questa zona prospiciente il nostro locale non so fino a quando potremo riparare i danni come avvenuto anche stavolta». Acapulco Beach dunque a rischio sopravvivenza visto che se arrivasse qualche altra mareggiata nelle prossime settimane stavolta sarebbe difficile per il ristorante restare in piedi visto che le protezioni che la proprietà ha rimesso a posto nella giornata di ieri pur di riaprire l’attività per la cena non resisterebbero. «Quello che ho potuto fare per tutta la giornata di martedì è raccogliere l’acqua e rimettere le protezioni esterne – conclude Pino Frisari -. Il futuro però non ci lascia speranze se non verranno installate le scogliere anche qui davanti».

 

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Corriere Adriatico