Porto Recanati, si fa male alla caviglia Scatta il bluff per il risarcimento

Il Tribunale
PORTO RECANATI - Avrebbe subito un infortunio alla caviglia ma lo avrebbe denunciato solo due settimane più tardi, ovvero dopo aver sottoscritto una polizza assicurativa...

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PORTO RECANATI - Avrebbe subito un infortunio alla caviglia ma lo avrebbe denunciato solo due settimane più tardi, ovvero dopo aver sottoscritto una polizza assicurativa contro gli infortuni. E' stato condannato a sei mesi di reclusione J.B., loretano di 34 anni. L'uomo era accusato del reato di fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona. Per l'accusa - ieri sostenuta in aula dal pubblico ministero onorario Raffaela Zuccarini - l'imputato avrebbe avuto l'infortunio il 16 gennaio del 2012, il 27 dello stesso mese avrebbe sottoscritto la polizza in un'agenzia di Porto Recanati e il 30 avrebbe denunciato l'infortunio dichiarando che era avvenuto quel giorno. Ieri la discussione in Tribunale a Macerata dove il vice procuratore onorario ha chiesto la condanna a un anno di reclusione, il giudice monocratico Chiara Minerva ha condannato l'imputato - difeso dagli avvocati Olimpia Frapiccini e Simone Valenti - a sei mesi di reclusione. L'agenzia assicurativa nel processo era parte civile con l'avvocato Massimo Argirò. Il reato contestato all'imputato (articolo 642 del codice penale) è commesso da chiunque, per conseguire l'indennizzo di una assicurazione o comunque un vantaggio derivante da un contratto di assicurazione, distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza o la documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto di assicurazione.

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Corriere Adriatico