Porto Recanati, presa di notte in un'azienda: «Non sto rubando»

I carabinieri
PORTO RECANATI - Domenica verso le 23.30, una ventenne straniera è stata  fermata dai carabinieri di Porto Recanati all'interno  dello stabilimento...

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PORTO RECANATI - Domenica verso le 23.30, una ventenne straniera è stata  fermata dai carabinieri di Porto Recanati all'interno  dello stabilimento Stefania Confezioni, che si occupa  della produzione di capi di abbigliamento e della  vendita di tutto quanto riguarda l'abbigliamento anche  intimo. I fatti. Verso le 23 qualcuno entra all'interno  della fabbrica. Scatta l'allarme, ma gli intrusi, o  l'intrusa, non sembrano farci caso. Ci fa caso invece un  agente della FiFa Security in servizio di vigilanza  armata e piantonamento presso alcune famiglie del posto.  Pur non essendo obbligato a farlo, il vigilante si  precipita a vedere di che cosa si tratta e nota che  all'interno dello stabilimento c'è una donna. Chiama i  carabinieri e fa in modo che la donna non possa tentare  la fuga.

Dopo un po' la ragazza viene presa in consegna  dai carabinieri che la accompagnano in caserma per gli  accertamenti del caso. Ora, c'è da capire se fosse sola  o se ci fossero dei complici più lesti di lei a  svignarsela. La giovane si sarebbe giustificata del  fatto di essersi fatta trovare all'interno di una  fabbrica affermando di averlo fatto per salvarsi da due  uomini che l'avevano fatta salire in macchina e che -  complici il buio e la zona isolata - volevano  violentarla. Quale miglior rifugio di un posto al  chiuso, di una fabbrica che dava così tante possibilità  di nascondersi e quindi di sottrarsi ai presunti  stupratori? Magari avrà pensato anche alla possibilità  di far scattare l'allarme, cosa che avrebbe certamente  messo in fuga i due malintenzionati che stavano  attentando alla sua illibatezza.

Una versione tutta da  verificare, naturalmente. Comunque, la giovane straniera  è stata denunciata a piede libero. Un dato di cui tener  conto: è la terza volta in poco tempo che grazie alla  collaborazione tra i carabinieri e un vigilante della  FiFa Security non in servizio alla zona industriale ma  che si trovava nei paraggi, si riesce a sventare dei  colpi in fabbrica.   Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico