P.Recanati, a 88 anni non cade nel tranello del truffatore e lo deride

P.Recanati, a 88 anni non cade nel tranello del truffatore e lo deride
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PORTO RECANATI - La storia deve essere raccontata per filo e per segno, data la sua unicità e se vogliamo comicità. Martedì mattina, una signora di ottantotto anni sta percorrendo via Biagetti per tornarsene a casa dopo un’escursione sul lungomare. A un certo punto viene affiancata da un’auto scura dal finestrino della quale si affaccia un uomo di mezza età che dice di aver qualcosa per lei.


“Che cosa?”, chiede la donna. “Una cosa ordinata da suo figlio, che mi ha detto di consegnarla direttamente a lei perché lui ha da fare”, risponde l’uomo. “Mio figlio chi?”, chiede la donna involontariamente facendo i nomi dei due figli. Ripetendo il nome di uno dei due lo sconosciuto dice che “si tratta di un computer”. Il lettore avrà già capito l'antifona: si tratta della classica truffa del computer. “Che cosa debbo fare?”, chiede l’anziana signora. “Deve pagarmelo: fanno 1.500 euro”. “Ma io non ho con me nemmeno un euro”. “L’accompagno in banca a prelevare dal suo conto”. “Sa, signore, io sono vecchia e non ho rapporti con la banca. Per me ci pensano i miei figli, che sono due medici e che sanno come si fa”. “Ma non ha soldi nemmeno in casa?”.

“A proposito, visto che è così gentile e premuroso, perché non mi dà un passaggio fino a casa?”. L’uomo, credendo di aver trovato il buco giusto, fa salire la donna e l’accompagna fino a casa. La fa scendere gentilmente dall'auto offrendole il braccio in appoggio e si appresta a seguirla. Ma, ahilui, la donna lo avverte che quella è l’abitazione di suoi parenti stretti e che non è il caso che lui la segua. Lo ringrazia gentilmente per il passaggio e altrettanto gentilmente lo saluta. La sera stessa a cena racconta ai figli di essere stata “a spasso con il ladro”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico