Pollenza, tenta di strangolare la vicina «L'ho fatto perchè volevo andare in carcere»

Il Tribunale
POLLENZA - «La volevo ammazzare per andare in carcere». Lo ha ripetuto in aula la 35enne che sabato ha ferito al collo con un coltello l’anziana vicina di casa...

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POLLENZA - «La volevo ammazzare per andare in carcere». Lo ha ripetuto in aula la 35enne che sabato ha ferito al collo con un coltello l’anziana vicina di casa per poi tentare di strangolarla. Nell’udienza di convalida dell’arresto, al giudice che le chiedeva più volte il perché di quel gesto, la giovane ha continuato a ripetere che voleva andare in carcere. La donna che vive da sola e ha disturbi psichiatrici, al giudice Chiara Minerva e al Pm Francesca D’Arienzo ha detto che percepisce una pensione di 280 euro, «ma non mi bastano per mangiare, né per vivere», ha ripetuto per poi aggiungere: «La volevo ammazzare. Ho aspettato che il marito si allontanasse per ammazzarla. Voglio andare in carcere e per andare in carcere devo ammazzare». La giovane era in cura presso il Reparto di psichiatria ma da quanto emerso non aveva mai manifestato intenzioni aggressive. Fino a sabato scorso. Era stata a pranzo dalla vicina di casa, un’anziana di 84 anni che abita al piano inferiore e che spesso la ospitava in casa per il pranzo o la cena. Ma sabato qualcosa nella testa della 35enne è scattato. 

Quando il marito della vicina si è allontanato è tornata dall’anziana, l’ha ferita con un coltello alla gola e ha tentato di strangolarla. Alla fine è stata la stessa 35enne a lasciare la presa e tornare nella propria abitazione. Quando sono intervenuti i carabinieri la giovane si è scagliata contro di loro brandendo un coltello da cucina. Ieri è stata chiamata la dottoressa del Reparto di Salute mentale che ha effettuato una perizia sulla 35enne. Il medico ha concluso che sabato la donna era totalmente incapace di intendere e di volere, ora può partecipare al processo ma è socialmente pericolosa. Per questo motivo il giudice ha accolto la richiesta del Pm disponendo il temporaneo ricovero nel reparto psichiatrico. L’udienza, come chiesto dall’avvocato Massimo Feliziani, è stata rinviata al 12 giugno. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico