Maxi rogo alla Rimel, domate le fiamme ma l’attenzione è massima. Attesi i nuovi risultati dell'Arpam

Maxi rogo alla Rimel, domate le fiamme ma l’attenzione è massima. Attesi i nuovi risultati dell'Arpam
POLLENZA - È stata un’altra giornata di intenso lavoro quella di ieri per i vigili del fuoco di Macerata, impegnati ormai da più di tre giorni per lo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

POLLENZA - È stata un’altra giornata di intenso lavoro quella di ieri per i vigili del fuoco di Macerata, impegnati ormai da più di tre giorni per lo spegnimento dell’incendio della Rimel. In realtà, le fiamme all’azienda di riciclo di rifiuti elettronici sono ormai domate, ma il problema resta quello dello smassamento della grande mole di materiali devastati dal rogo. Operazione delicata, che i pompieri hanno continuato a portare avanti per tutta la giornata di ieri e, verosimilmente, anche per quella di oggi. 

 
«Si è sentito per tutto il giorno un forte odore di bruciato, ma ci hanno spiegato che in questa fase non si tratta di emissioni preoccupanti e infatti la nube che si alza dal capannone è di colore bianco, quello del vapore acqueo», precisa il sindaco Mauro Romoli, che continua a seguire la situazione in prima persona. Ma al di là delle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza del capannone (la cui copertura è gravemente danneggiata in vari punti), ciò che preoccupa maggiormente è sempre l’aspetto ambientale. In giornata è atteso l’arrivo di ulteriori dati dall’Arpam.

«Al momento non ci sono convocazioni in prefettura o tavoli di confronto fissati, probabilmente ci incontreremo di nuovo quando avremo un quadro più ampio della situazione – spiega Romoli –. I prossimi dati che dovrebbero arrivare dovrebbero essere quelli relativi alle emissioni gassose, che sono di fatto delle elaborazioni rispetto ai valori registrati nel primo giorno successivo all’incendio, ovvero martedì. Quelli relativi alle concentrazioni di idrocarburi ed altri materiali arriveranno la prossima settimana».

Oggi invece è il giorno del ritorno a scuola nei sei Comuni che avevano emesso ordinanze di chiusura dei plessi dell’area interessata da possibili contaminazioni: oltre a Pollenza (per Casette Verdini), Macerata (Sforzacosta), Corridonia (Passo del Bidollo/Campogiano), Tolentino, Urbisaglia e Colmurano. Dopo tre giorni a casa, quindi, si ritorna alla normalità. Resta poi aperto il fronte giudiziario. Il pm Enrico Riccioni ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per incendio colposo. Ancora sotto sequestro il locale adiacente al capannone dove ci sono i server dei Pc che raccolgono le immagini della rete di videosorveglianza.

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico