A 59 anni ruba 98mila euro di corrente elettrica per illuminare una piantagione di marijuana

Il blitz nella serra
POLLENZA - La coltivazione casalinga di piantine di marijuana era costata 97.852 euro di energia elettrica, ma la salatissima bolletta della luce a lui non era mai arrivata. Per...

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POLLENZA - La coltivazione casalinga di piantine di marijuana era costata 97.852 euro di energia elettrica, ma la salatissima bolletta della luce a lui non era mai arrivata. Per evitare la stangata si era allacciato abusivamente alla rete Enel. Scatta la condanna per un pollentino di 59 anni. Ieri mattina G. M. è stato condannato dal giudice Daniela Bellesi a sei mesi di reclusione, era accusato di furto aggravato. I fatti risalgono al 2 maggio del 2016 quando gli agenti della Squadra mobile effettuarono un blitz nell’abitazione del pollentino trovando più di mille piantine di marijuana. L’accesso alla serra fai da te era dietro a un armadio e portava a quattro vani, ognuno adibito a ciascuna fase di maturazione: in due c’erano le piante pronte per essere tagliate, lavorate e immesse sul mercato della droga, un’area era adibita a incubatrice e nell’ultima c’erano le cosiddette “piante madri”.


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L’impianto clandestino era dotato di attrezzatura tecnica molto costosa e montata a regola d’arte: condizionatori, una dozzina di ventilatori e una trentina di lampade ad alto voltaggio. Tutta la “fabbrica dello sballo” era alimentata con un allaccio abusivo alla linea esterna Enel che aveva consumato in totale quasi 100.000 euro. Ieri il pm D’Arienzo ha chiesto la condanna a tre anni e tre mesi per l’imputato, il giudice gli ha riconosciuto le attenuanti generiche prevalenti su tutte le aggravanti e sulla plurirecidiva. G.M. è difeso dall’avvocato Giulianelli.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico