Bolletta della corrente elettrica choc per un terremotato. È arrivato un conto di 17mila euro

Il pagamento delle bollette in una foto di repertorio
PIEVE TORINA - Una bolletta arretrata di energia elettrica da quasi 17 mila euro è arrivata a Vari di Pieve Torina, dove è tornato a casa sua un uomo del posto, da...

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PIEVE TORINA - Una bolletta arretrata di energia elettrica da quasi 17 mila euro è arrivata a Vari di Pieve Torina, dove è tornato a casa sua un uomo del posto, da circa un anno e mezzo, dopo che sono stati completati i lavori di ristrutturazione post terremoto. L’uomo, leggendo i 16.985 euro riportati è saltato sulla sedia ed ha pensato ad un errore, si è già rivolto all’avvocato ed al commercialista per contestare la bolletta. Quattro anni di consumi sono stati conteggiati tutti insieme, ma in modo errato. Nella bolletta è riportato il periodo da maggio 2018 a dicembre 2020.

 

 


L’uomo e la sua famiglia sono stati diversi mesi sfollati a Porto Sant’Elpidio, al camping hotel Holiday ed in quel periodo non hanno consumato nulla, non essendo residenti nell’abitazione inagibile. Il pievetorinese pensa che alla base di questa cifra esorbitante, che non corrisponde al consumo abituale della famiglia pari a circa 150 euro al mese, ci sia un errore del gestore e sta cercando una soluzione alla mega bolletta arrivata lo scorso 17 dicembre. Della vicenda, rilanciandola sui social, si è interessata anche l’associazione “La terra trema noi no”. Commenta Diego Camillozzi, presidente dell’associazione: «Una bolletta come questa mi auguro sia l’ultima, ma purtroppo credo che non sarà così. Ne stanno arrivando diverse, va controllato accuratamente che contengano gli sconti fiscali previsti dal decreto sisma. Altri hanno segnalato una bolletta del gas da settemila euro, qualcuno da tremila euro di corrente, risulta difficile credere a consumi così elevati. L’ho sperimentato anche io, ho chiesto il distacco, una bolletta da 300 kilowatt è arrivata a costare seicento euro, ho dovuto contestare. Un altro problema è che le bollette spesso non sono chiare, ci vogliono i commercialisti per capirne tutte le voci. Chi abita nelle Sae se ne vedrà arrivare tre di bollette, insieme ad altre tre per la casa inagibile, non saranno di certo cifre basse». Camillozzi denuncia anche che l’arrivo delle proroghe all’ultimo miglio, complica le cose: «L’ho sperimentato anche io, a ridosso della proroga per la sospensione, avendo l’addebito automatico in conto corrente, i soldi per il pagamento erano stati accreditati. L’unica cosa da fare è controllare accuratamente le bollette. Chiunque riscontra delle anomalie ce le può mandare, segnaleremo tutte le incongruenze ad Arera ed ai gestori dei servizi, chiedendo il riconteggio e l’emissione di nuove fatture corrette. Il residente a Pieve Torina ha reagito subito all’errore, ma se una bolletta come questa arriva a due persone anziane, cosa potrebbe succedere?».

 

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Corriere Adriatico