Schianto choc a Petriolo, Marco morto come il fratello maggiore 2 anni fa. Lo strazio di Giandomenico: «Famiglia isolata nel dolore»

Schianto choc, Marco non ce l’ha fatta, lo strazio di Giandomenico Staffolani: «Un altro fratello vittima della strada»
PETRIOLO - Parenti e amici hanno sperato fino all’ultimo in un miracolo. Ma le condizioni di Marco Staffolani erano troppo gravi e alla fine non ce l’ha fatta. Il...

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PETRIOLO - Parenti e amici hanno sperato fino all’ultimo in un miracolo. Ma le condizioni di Marco Staffolani erano troppo gravi e alla fine non ce l’ha fatta. Il 44enne di Petriolo che si è schiantato con la moto sabato sera in superstrada è morto ieri, all’ospedale di Macerata, dove era stato trasportato in ambulanza a seguito del violento impatto. Ieri pomeriggio i medici hanno dichiarato la morte cerebrale. La salma è stata poi trasferita all’obitorio dell’ospedale in attesa che venga stabilito se effettuare o meno l’autopsia.  

Il precedente in famiglia e l'appello

 

Un dolore straziante per la famiglia del 44enne e per l’intera comunità di Petriolo. Nemmeno due anni fa, in un altro tragico incidente stradale, aveva perso la vita il fratello maggiore di Marco, Simone, morto a 54 anni dopo un volo dal viadotto a bordo del tir che conduceva. La tragedia, in quel caso, avvenne in Umbria, nei pressi di Umbertide. Tutta la comunità di Petriolo sperava in un esito diverso, seppur era forte la consapevolezza delle condizioni disperate del 44enne. «Abbiamo ricevuto tanti messaggi di vicinanza - dice il fratello Giandomenico - ma in questi giorni ci siamo isolati nel nostro dolore. Perdo un altro fratello». Giandomenico, nei giorni scorsi, aveva lanciato un appello a chiunque si trovasse lungo la Val di Chienti, in direzione mare, nei pressi dello svincolo di Morrovalle, sabato sera. «È importante che i testimoni ci aiutino a ricostruire quanto accaduto - aveva ripetuto - è importante capire la dinamica dell’incidente». Stando a una prima ricostruzione (sul posto la polizia stradale di Civitanova) pare che la moto del 44enne sia stata urtata da un’auto. Il centauro è schizzato a terra, centinaia di metri lontano dalla sua moto, con il casco in mille pezzi. Poco più dietro, tra le auto in coda durante i soccorsi, sua figlia Gaia che non sapeva ancora che il motociclista era suo padre. Staffolani è stato portato in ospedale con un grave trauma cranico che ha da subito fatto presagire il peggio. Dopo giorni di coma, Marco è morto ieri pomeriggio, circondato dall’affetto dei familiari. Staffolani lascia il fratello Giandomenico, la figlia Gaia, i genitori Enza e Renzo, i nipoti Sasha, Siria, Aurora, Gabriele, Stefano, Andrea e Natalia. Il 44enne di Petriolo è il terzo motociclista morto sulle strade della provincia nel giro di pochi giorni. 

Lo choc
 

La tragica conta è iniziata il 21 aprile scorso, lungo la provinciale tra Muccia e Camerino. Un’uscita in moto in comitiva, per arrivare fino ad Amatrice, si è trasformata in tragedia: due moto, dello stesso gruppo di amici, si sono urtate e a morire nello schianto è stato Massimo Aquilanti, 62 anni, originario di Santa Maria Nuova, nell’Anconetano, e residente a Torino di Sangro (Chieti) ma domiciliato a Termoli. Il giorno dopo ancora sangue sulle strade dell’entroterra. È morto un papà di 40 anni, Vinicio Aristei, nato a Foligno e residente a Terni. L’incidente è avvenuto a Valfornace, tra Sant’Ilario e Fiordimonte. Aristei si è scontrato con un’auto che proveniva dal senso opposto. In entrambi gli incidenti, i motociclisti sono morti sul colpo. Staffolani invece si è spento dopo giorni di agonia. Tre incidenti che hanno sconvolto l’intera provincia e che si uniscono ad altrettanti drammi avvenuti in altre zone delle Marche. 

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Corriere Adriatico