Pescatori in crisi: «Il prezzo del gasolio aumenta, quello del pesce scende»

Francesco Caldaroni, presidente delle Marinerie d’Italia
CIVITANOVA - Caro gasolio, la Regione mette a disposizione 500 mila euro per gli armatori. «Si tratta di un aiuto, ma non può essere la soluzione al problema. Vedremo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

CIVITANOVA - Caro gasolio, la Regione mette a disposizione 500 mila euro per gli armatori. «Si tratta di un aiuto, ma non può essere la soluzione al problema. Vedremo come muoversi per settembre, da Roma non arrivano ancora risposte e la situazione è ancora peggio di prima». È il commento di Francesco Caldaroni, presidente delle Marinerie d’Italia e assessore civitanovese con deleghe alla pesca e al commercio nella prima giunta Ciarapica. 


 
Le criticità 
A due settimane dal fermo pesca, dopo la decisione presa di tornare in mare e bloccare lo sciopero che aveva tenuto a terra gli armatori dell’Adriatico, la situazione per la categoria non è affatto migliorata. Anzi. «Il prezzo del gasolio è ancora alto e il prezzo del pesce ha ricominciato a scendere – ha spiegato Caldaroni –. La situazione è anche peggiorata rispetto a prima. I soldi messi a disposizione dalla Regione Marche per dare sostegno alla categoria sono un aiuto, certo, ma non possono rappresentare la soluzione. I soldi vengono erogati sulla base della grandezza dell’imbarcazione, ma non risolvono il problema del caro gasolio. Ancora oggi, nonostante lo abbia chiesto più volte nel corso dei vari incontri avuti a Roma, nessuno ha dato una spiegazione del perché i prezzi siano aumentati in questo modo. In Francia, ad esempio, il prezzo del gasolio è stato bloccato a 70 centesimi. Questa, a mio parere, può essere una soluzione. In Italia – ha continuato Francesco Caldaroni - è stato fatto poco o niente. Quanto tempo ancora possiamo resistere a lavorare in queste condizioni? Non si può andare avanti così, con questa politica scellerata. Serve bloccare i prezzi del gasolio, come è stato fatto in Francia. Tra due settimane ci sarà il fermo pesca e per settembre vedremo come organizzarci per far tornare a sentire la voce della categoria», ha concluso Caldaroni. Nei giorni scorsi è stato pubblicato un bando per interventi urgenti di sostegno alle imprese di pesca operanti nella Regione Marche. Gli armatori di imbarcazioni da pesca che esercitano attività di impresa nella Regione Marche in possesso di regolare licenza di pesca professionale hanno tempo fino al 29 luglio 2022 per presentare domanda, via Pec, e accedere ai contributi messi a disposizione dalla Regione contro il caro gasolio.


La pubblicazione 


A sostegno delle imprese di pesca colpite dalla crisi economica determinata dall’aumento dei costi energetici, la Regione Marche ha pubblicato lo specifico bando per contrastare il forte aumento dei prezzi, in particolare del gas e petrolio, che determina un incremento totalmente anomalo dei costi energetici per le imprese, specie per quelle particolarmente energivore (a ciclo continuo) ed impossibilitate per la natura delle attività a ricorrere a fonti energetiche alternative. La dotazione finanziaria è di 500.000 euro. Per informazioni www.norme.marche.it oppure 0718063949 – 0718063719 – 0718063201. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico