Tolentino, aveva 31mila file pedopornografici: allenatore di calcio condannato a 2 anni. Per il perito era capace di intendere e volere

Aveva 31mila file pedopornografici: allenatore di calcio condannato. Foto generica
TOLENTINO Allenatore di calcio trovato con oltre 31mila files contenenti immagini pedopornografiche, scatta la condanna a due anni di reclusione. Per il perito all’epoca dei...

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TOLENTINO Allenatore di calcio trovato con oltre 31mila files contenenti immagini pedopornografiche, scatta la condanna a due anni di reclusione. Per il perito all’epoca dei fatti era capace sia di intendere che di volere. La difesa ha chiesto la revoca della misura cautelare (l’imputato, sposato e con figli, è in carcere da novembre scorso), il pubblico ministero si è opposto, il giudice si è riservato di decidere. Si è chiusa così ieri l’udienza preliminare celebrata in Tribunale ad Ancona davanti al gup Francesca De Palma e al pubblico ministero Ruggiero Dicuonzo a carico di un allenatore di calcio 55enne di Tolentino. 

 


L’indagine


L’indagine nei confronti dell’imputato risale allo scorso anno. A novembre gli agenti della polizia postale di Ancona coordinati dalla Procura distrettuale (competente per materia) sequestrarono all’allenatore supporti informatici al cui interno erano contenuti foto e video che ritraevano minori dai 6 ai 13 anni coinvolti in atti sessuali tra loro e con adulti. L’indagine era nata da una segnalazione presentata da un organismo internazionale e l’attività investigativa aveva portato fino a Tolentino. Al momento del sequestro per il 55enne si aprirono le porte del carcere di Montacuto, l’accusa nei suoi confronti era pesantissima: si sarebbe procurato e avrebbe detenuto oltre 31mila file che ritraevano minorenni in età preadolescenziale e prepuberale in espliciti atteggiamenti osceni o erotici o mentre compivano atti sessuali tra di loro o con adulti. 


L’aggravante


Nei suoi confronti era stata contesta anche l’aggravante dell’ingente quantità. Lo scorso febbraio, su richiesta del pm Dicuonzo, era stato disposto il decreto di giudizio immediato, ma il difensore, l’avvocato Luciano Pacioni, aveva chiesto l’abbreviato condizionato all’acquisizione della consulenza di parte redatta da uno psichiatra e il procedimento era finito dinanzi al gup che aveva ammesso la richiesta della difesa e nominato come perito lo psichiatra Luigi Berloni. Il professionista ha concluso sulla piena capacità di intendere e di volere del 55enne e ieri si è celebrata la discussione all’esito della quale il gup ha condannato l’allenatore a due anni di reclusione e al pagamento di 1.500 euro di multa. In merito alla misura a carico dell’imputato, che da otto mesi è detenuto in carcere, l’avvocato ne ha chiesto la revoca o in subordine la modifica. Sul punto il pubblico ministero si è opposto e il giudice si è riservato di decidere.
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Corriere Adriatico