«Rifate il campo di basket a Corneto». Parte così una raccolta di firme online

Il campo di basket a Corneto
MACERATA - In principio era stata una scritta tra il serio e il faceto. Ora, però, gli avventori del campetto da basket di Corneto si sono organizzati con una raccolta...

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MACERATA - In principio era stata una scritta tra il serio e il faceto. Ora, però, gli avventori del campetto da basket di Corneto si sono organizzati con una raccolta firme. Aveva fatto il giro del web, all’alba del lockdown, la scritta che comparve sotto uno dei due canestri del playground più amato dai cestisti maceratesi: «Rifateci il campo o ci droghiamo». Rimossa la scritta, l’assessore ai lavori pubblici Narciso Ricotta aveva annunciato interventi in tempi rapidi. Ma altri mesi sono passati, la bella stagione e la fine della quarantena hanno riportato i giovani al campetto e le condizioni dello stesso sono sempre più disastrate. Un canestro è del tutto sparito e il fondo in cemento presenta crateri che rendono non solo difficile giocare ma anche pericoloso. E allora ecco l’ulteriore idea, lanciata da alcuni ragazzi: una raccolta firme online per mettere pressione all’amministrazione comunale. “Rifare il campo dei Corneto” è il semplicissimo titolo, accompagnato da una descrizione che lascia ancor meno spazio alle interpretazioni. «A Macerata ci sono pochissimi campetti da basket e gli unici sono tutti mal ridotti – scrive il promotore della petizione – noi chiediamo di rifare solo un campetto, quello di Corneto, per giocare invece di restare chiusi dentro casa».

Al momento, la sottoscrizione sta andando più che bene, visto che sono ben 256 le persone che hanno deciso di sostenere la campagna sulla piattaforma Avaaz.org. E la mobilitazione è diventata così importante tra giovani e meno giovani che ad affiancare l’iniziativa è sorto anche un gruppo Facebook dal nome “Cestisti marchigiani”, diventato rapidamente la casa virtuale del basket maceratese. Seppur la città non possa dirsi patria del basket, il campetto di Corneto, nato ormai una ventina d’anni fa nell’ambito delle opere di urbanizzazione relative alla lottizzazione che ha visto sorgere l’intero quartiere residenziale alle sue spalle, è diventato un punto di riferimento per i giocatori maceratesi di tutte le età. Basterebbe una manutenzione regolare (oltre al senso civico dei cittadini) per far sì che l’area continui ad essere il punto di ritrovo che è diventato nel corso degli anni.  Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico