Maxi assembramento e pallonate. Scatta il blitz di vigili e polizia sulla spiaggia libera

La spiaggia in una foto di repertorio
CIVITANOVA  - I vigili urbani intervengono sul lungomare centro per allontanare decine e decine di giovani accalcati nei tratti di spiaggia libera vicini allo chalet Hosvi....

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CIVITANOVA  - I vigili urbani intervengono sul lungomare centro per allontanare decine e decine di giovani accalcati nei tratti di spiaggia libera vicini allo chalet Hosvi. È accaduto nel pomeriggio di venerdì e l’arrivo della polizia locale, allertata da alcuni clienti dello stabilimento, non è stato sufficiente a placare la situazione che ha richiesto anche l’intervento del commissariato. «Quando siamo arrivati - riferisce la comandante della polizia locale Daniela Cammertoni - c’era una gran folla di ragazzi e ragazze sia sull’arenile libero a sud di Hosvi che su quello a nord dello stabilimento». 

«Ci siamo trovati davanti gruppi di 20-30 persone che nonostante il nostro invito non hanno sciolto l’assembramento - prosegue Cammertoni -. Così siamo stati costretti ad allertare il commissariato il cui supporto è stato fondamentale per riportare la situazione sotto controllo». Non solo problemi di assembramento sul posto. I fruitori del vicino chalet hanno lamentato di aver ricevuto delle pallonate dai ragazzi che numerosi giocavano sull’arenile libero. «La vicenda si stava ripetendo da qualche giorno - racconta Giulio Fabrizi, titolare di Hosvi -. Il mio chalet si trova proprio in mezzo a due brevi porzioni di spiaggia libera che mi dividono a sud da G7 e a nord da Galliano. Sono stati alcuni clienti ad allertare i vigili urbani esasperati dalla situazione. Un paio di signore mi hanno riferito di aver ricevuto delle pallonate e una giovane donna incinta di aver schivato il pallone per un pelo. Non è di mia competenza - chiarisce - la gestione del litorale libero e addirittura sono penalizzato dalla posizione della mia concessione balneare dove gli ombrelloni sulle due fasce laterali confinano con le spiagge di libero accesso. I clienti che li occupano, infatti, si lamentano per via degli assembramenti di ragazzi ma soprattutto del fatto che vengono disturbati dal sopraggiungere di pallonate. Per via di questo problema ho perso qualche cliente che veniva da noi da anni e noleggiava sempre lo stesso ombrellone. A nulla è valso il mio tentativo di offrire una postazione alternativa rispetto all’anno precedente, i clienti fissi sono abitudinari e desiderano che gli sia garantita sempre la stessa postazione dove si ritrovano anche con i vicini di ombrellone. Ho comunque utilizzato qualche strategia per la mia clientela lasciando gli ombrelloni delle ultime file ai ragazzi che sono più vivaci e le prime (più vicine al mare) agli adulti e alle famiglie». 

«Mi piacerebbe - conclude l’operatore balneare civitanovese - che la polizia locale monitorasse con maggiore frequenza questa zona di lungomare particolarmente frequentata dai giovani. Basterebbe una ispezione sul posto soprattutto nella fascia oraria dalle 16 alle 18. A mio avviso, il Comune potrebbe impegnare per questa finalità anche dei ragazzi volontari o coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico