MACERATA - Ancora un’aggressione choc nei confronti di due infermieri del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata, è il secondo episodio nel giro di poche...
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Tutto è cominciato nella tarda mattinata di ieri, poco dopo mezzogiorno, quando il 118 è stato allertato per un uomo, ubriaco, che si trovava sul lungomare di Civitanova. Era riverso a terra sul marciapiede del lungomare Piermanni e qualcuno allarmato, vedendolo in quello stato, ha subito chiamato i soccorsi. Il 63enne, secondo quanto è stato ricostruito dagli agenti di polizia, era quasi finito in coma etilico dopo aver alzato troppo il gomito. Quando gli operatori sanitari sono arrivati sul posto l’uomo era in stato di incoscienza. È stato caricato a bordo di una ambulanza e trasportato al pronto soccorso di Macerata, dopo aver ricevuto ovviamente le prime cure del caso.
Una volta arrivato nella struttura, è stato sottoposto a tutti gli accertamenti e, piano piano, si è ripreso. A quel punto, però, è cominciato il caos. Erano circa le 15.30. L’uomo, infatti, ad un certo punto, ha iniziato a dare in escandescenza e, alla fine, secondo quanto ricostruito, si è scagliato con violenza contro due infermieri della struttura sanitaria: un’infermiera è stata colpita alla spalla, mentre un infermiere è stato raggiunto da un calcio. Infine una dottoressa è stata spintonata. Sul posto è immediatamente arrivata la polizia, che ha bloccato subito l’uomo prima che la situazione peggiorasse. Ora il sessantatreenne rischia una denuncia. Nel primo pomeriggio del giorno prima si era verificata un’altra aggressione choc ai danni anche questa volta di due infermieri. Un anziano di Treia, infatti, era arrivato al pronto soccorso in forte stato di agitazione. Era stato sottoposto ai primi accertamenti, tra questi una Tac. Improvvisamente, mentre aspettava di parlare con un dottore nella sala d’attesa della struttura, ha sferrato un pugno all’altezza del torace di una infermiera. Immediatamente un suo collega è andato ad aiutare la collega ed è stato a sua volta aggredito dall’anziano residente a Treia: un morso che ha provocato al secondo operatore sanitario una profonda ferita. All’infermiera, invece, ha subito una frattura allo sterno.
L’anziano di Treia era fuori controllo ed è stato sedato. Quindi, è stato bloccato e, alla fine, denunciato. Nel giro di poche ore, dunque, salgono a quattro gli operatori sanitari feriti, vittime di violenza immotivata. Un fenomeno, purtroppo, che non è nuovo al pronto soccorso degli ospedali. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico