Il primo giorno degli acconciatori: «Difficile fare un taglio con guanti e mascherina ma che bello riaprire»

Una parrucchiera in azione
MACERATA - Il taglio con i guanti non è di certo comodo ma la felicità dei parrucchieri (e dei clienti) è davvero tanta nel primo giorno di riapertura dopo un...

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MACERATA - Il taglio con i guanti non è di certo comodo ma la felicità dei parrucchieri (e dei clienti) è davvero tanta nel primo giorno di riapertura dopo un lockdown di oltre due mesi. C’è chi ancora ha timore e decide di rimandare l’appuntamento chi invece non vedeva l’ora di poter “riabbracciare” (non letteralmente) il proprio parrucchiere. Visiere, mascherine, distanze di sicurezza, nessuna rivista da sfogliare, ingressi scaglionati e appuntamento obbligatorio. Protocolli severi ma il commento delle clienti è solo uno: «Era ora». «Al momento possiamo lavorare con tre clienti ogni due ore e dopo il primo turno abbiamo circa 30 minuti per sanificare tutto il locale – spiega Daniele Forani della parrucchieria Carmen in via Fratelli Ciccarelli a Macerata -. Oggi (ieri, ndr.) è il primo giorno e quindi stiamo un po’ prendendo le misure; è come se fosse il primo giorno di lavoro ed è un po’ una sperimentazione anche per noi. La cosa più difficile in questi giorni? Oltre alla spesa economica per mettere tutto in sicurezza di certo le pratiche burocratiche che abbiamo dovuto fare per ripartire ma la felicità delle clienti ci ripaga di tutto e con gli appuntamenti siamo pieni per oltre due settimane. C’è da ammettere però che c’è chi ha ancora un po’ di paura: una cliente che aveva prenotato l’appuntamento ad esempio ha poi deciso di disdire e attendere ancora un po’ prima di tornare in salone». 

«Fare un taglio con i guanti non è di certo comodo e anche lavorare con la mascherina è parecchio difficile ma non possiamo fare altrimenti – racconta Attilio Quagliani della parrucchieria Idols in corso della Repubblica -. Dispiace solo che le clienti invece di entrare in un luogo in cui normalmente dovrebbero rilassarsi e godersi un momento per loro stesse sembrano invece entrare su una scena del crimine e questo mette un po’ di ansia. I costi per poter ripartire sono stati elevati; ho speso mille euro tra camici, dispositivi e segnaletica varia. La speranza è che tutti si comportino bene perché prima usciamo da questa emergenza e prima possiamo tornare a goderci la normalità». «Il virus ha fatto moltissimi danni sia a livello sanitario sia economico – osserva Gastone Cingolani, barbiere in corso Cavour -. Oltre alla costante sanificazione, per me, la cosa più difficile, è lavorare su prenotazione perché prima i clienti venivano senza chiamare. In molti telefonano e mi chiedono cosa devono indossare per venire in negozio; ho deciso personalmente di dotarmi anche di guanti e mascherine nel caso i clienti non li avessero. Certo è tutto molto diverso dal solito ma se tutti ci comportiamo bene molto presto torneremo alla normalità». «È un momento di novità per tutti noi e le procedure di sicurezza dei protocolli sono molto lunghe e tolgono tempo al lavoro ma è un obbligo seguirle – spiega Loretta Genangeli della Parrucchieria Salone Glamour di Macerata in via Zincone e rappresentante Cna parrucchieri -. Le clienti sono molto soddisfatte e si stanno comportando benissimo; non abbiamo nemmeno registrato attese particolari tra un appuntamento e l’altro. Certo non è facile lavorare con le mascherine e con i guanti ma con tanta forza di volontà e con tanta felicità per questa vera e propria rinascita continuiamo ad andare avanti con ottimismo e positività». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico