Lavori in Comune a Morrovalle, il Tar dà ragione alla squadra di ingegneri e architetti

Il Comune di Morrovalle
MORROVALLE - La speranza è che, quantomeno, la vicenda giudiziaria possa sbloccare l’impasse burocratica. Il Tar, infatti, si è pronunciato sul ricorso...

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MORROVALLE - La speranza è che, quantomeno, la vicenda giudiziaria possa sbloccare l’impasse burocratica. Il Tar, infatti, si è pronunciato sul ricorso presentato dall’Rtm (acronimo per “raggruppamento temporaneo di professionisti”) che si era aggiudicato il bando per la progettazione del ripristino del palazzo comunale, dando ragione al gruppo di ingegneri e architetti.

 
La vicenda è sorta qualche mese fa. A maggio l’Rtm guidato dall’architetto Fabrizio Tamellin aveva vinto la gara indetta dalla Stazione unica appaltante della Regione per conto del Comune per individuare, appunto, coloro che avrebbero dovuto progettare l’intervento di ristrutturazione del municipio nell’ambito della ricostruzione post sima. Un appalto da circa 225 mila euro che comprende progettazione definitiva ed esecutiva e altri servizi opzionali. Alla verifica dei requisiti, però, il commissario per la ricostruzione ha rilevato un cavillo: una presunta irregolarità nella posizione di uno degli ingegneri facenti parte il gruppo. In pratica, costui, seppur iscritto regolarmente all’elenco speciale dei professionisti, si è presentato in gara in duplice veste, da un lato come “professionista associato” di uno studio e dall’altro come “professionista individuale”.

Secondo il commissario il rischio era quello di un concentramento di più incarichi a carico dello stesso professionista, ma il Tar non è stato dello stesso avviso e ha accolto il ricorso del raggruppamento Tamellin, cui quindi verrà riaffidato l’appalto di progettazione revocato nei mesi scorsi. Intanto, però, sono passati altri mesi e per il palazzo municipale, a cinque anni dal sisma, l’iter è ancora fermo allo studio di fattibilità. I lavori necessari sono stati stimati in 850 mila euro e vedono la necessità di intervenire in più punti dell’edificio in piazza Vittorio Emanuele (che comprende anche il teatro) per il suo miglioramento sismico. 


Secondo la relazione allegata allo studio, i principali danneggiamenti riguardano: lesioni a taglio nei maschi murari maggiormente sollecitati; lesioni a taglio nelle zone in prossimità di porte e finestre; lesioni orizzontali nella pavimentazione di distacco in prossimità delle pareti perimetrali, visibili al primo piano in prossimità delle pareti sud ed ovest “tali da far presagire l’attivazione dei meccanismi di ribaltamento delle pareti stesse”; lesioni nelle volte a crociera del seminterrato; lesioni nelle controsoffittature. 

 

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Corriere Adriatico