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MORROVALLE - Circoletto rosso sulla data del 24 marzo. È quella fissata dal Tar per la decisione nel merito del ricorso presentato dal Comune contro l’autorizzazione all’attività della farmacia Trodica emessa dall’Area Vasta 3 dell’Asur nello scorso mese di settembre. È stato il sindaco Stefano Montemarani, durante il consiglio comunale di venerdì, a fare il punto sulla spinosa querelle giudiziaria che va avanti da tempo.
«Si è tenuta la prima udienza ma la decisione è attesa nella prossima – ha svelato il primo cittadino – siamo molto fiduciosi sull’esito del ricorso, come ci hanno confermato i nostri avvocati.
Dall’atto salta fuori che il privato ha individuato come immobile adeguato uno spazio in via Dante Alighieri 152, in posizione più centrale rispetto alla prescrizione indicata dal piano delle farmacie cittadine, che prescrive che la nuova farmacia venga realizzata nella “zona est di Trodica”, in un’area che ricada lungo via Michelangelo a partire dal civico 174 e fino al confine col territorio di Montecosaro. Prescrizione che ha lo scopo di non mettere il privato in concorrenza con la farmacia comunale, che è a poche centinaia di metri di distanza. La Suap, su pungolo del Comune, stoppa tutto e così il privato ricorre al Tar, che il 22 luglio scorso sentenzia: l’attività può aprire, basta che ci sia il via libera dell’Asur. Questo è arrivato l’8 settembre e così, nelle settimane successive, la farmacia Trodica ha dato il via all’attività.
Nel frattempo, però, il Comune impugna il parere dell’Asur, ricorre al Consiglio di Stato sul pronunciamento del Tar e si costituisce in giudizio nel ricorso al Presidente della Repubblica formalizzato dalla società Farmacia Trodica per l’annullamento del provvedimento con il quale la Suap aveva negato alla stessa di installare due insegne pubblicitarie.
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Corriere Adriatico