Inchiesta sull’operaio morto a Natale, ipotizzata un’ischemia cardiaca acuta

Inchiesta sull’operaio morto a Natale, ipotizzata un’ischemia cardiaca acuta
MONTELUPONE  - Sarebbe morto per un’ischemia cardiaca acuta Mohsin Khan, l’operaio 41enne pakistano deceduto a Natale. All’obitorio di Civitanova il medico...

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MONTELUPONE  - Sarebbe morto per un’ischemia cardiaca acuta Mohsin Khan, l’operaio 41enne pakistano deceduto a Natale. All’obitorio di Civitanova il medico legale Antonio Tombolini ha eseguito l’autopsia disposta dal Pm Claudio Rastrelli. Era presente anche il consulente di parte, il medico legale Giuliano Tombesi, nominato da uno dei tre indagati, il medico che è intervenuto la mattina del decesso


Il consulente della Procura eseguirà ulteriori esami in laboratorio e avrà 60 giorni di tempo per depositare i risultati. Al momento, però, da quanto emerso nell’immediatezza dell’autopsia sembrerebbe che ad uccidere il 41enne sarebbe stata una forma ischemica cardiaca acuta. Per la morte dell’operaio che viveva a Montelupone con dei connazionali sono stati indagati i tre componenti dell’equipaggio che il 25 dicembre scorso sono intervenuti nell’abitazione del 41enne: il medico, l’infermiere e l’autista dell’ambulanza. Il medico ha nominato come difensore di fiducia l’avvocato Gabriele Cofanelli, l’infermiere e l’autista sono difesi dagli avvocati Roberta Pizzarulli e Simone Santoro. Le iniziali ipotesi di reato sono falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità e omicidio colposo. Per quanto è stato possibile ricostruire al momento sembrerebbe che nella tarda mattina di Natale un amico di Khan ha chiamato il 118 perché il 41enne aveva accusato un malore, sul posto verso le 13.30 era intervenuta l’ambulanza con medico, infermiere e autista. Khan era stato visitato «in quel momento era cosciente, parlava – ha affermato l’avvocato Cofanelli -. L’ambulanza per le emergenze dev’essere lasciata libera per intervenire. In quel caso gli hanno consigliato di effettuare ulteriori accertamenti e per questo hanno richiesto l’intervento di un’altra ambulanza che lo avrebbe dovuto portare in ospedale. La visita è durata circa 20 minuti». Verso le 14 l’ambulanza è quindi tornata in ospedale, ma pochi minuti dopo le condizioni di Khan sarebbero precipitate e il giovane è morto prima che arrivasse la seconda ambulanza.

 

 

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Corriere Adriatico