Allenatore ed ex calciatore stroncato da un terribile male a soli 52 anni

Ferruccio Cavalletti
MONTEFANO - Ferruccio Cavalletti, 52 anni, dapprima calciatore, poi tecnico, da sempre tifoso del Montefano Calcio, si è spento. Ha lottato senza posa, ma nulla ha potuto...

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MONTEFANO - Ferruccio Cavalletti, 52 anni, dapprima calciatore, poi tecnico, da sempre tifoso del Montefano Calcio, si è spento. Ha lottato senza posa, ma nulla ha potuto contro un terribile male che ha finito con il prevalere. Tantissimi gli attestati di stima nei confronti del vessillifero della società calcistica che quest’anno sta recitando a pieno merito il ruolo di matricola terribile nel prestigioso torneo di Eccellenza. «Con Ferro (così era soprannominato Cavalletti, ndr) – si legge in un post su facebook del Montefano - viene a mancare un pezzo del calcio montefanese, lui che del colore viola e della passione per questo sport aveva fatto una missione. Ferro ha cresciuto intere generazioni di ragazzi sempre con gentilezza ed educazione. Era nato per stare nel calcio. Ferro è stato e sarà sempre un esempio per tutti. La sua determinazione e il suo attaccamento al Montefano siano d’esempio a ciascuno di noi. Ora, Ferro, segui i tuoi ragazzi da lassù, tanto lo sappiamo che sei ancora qui, accanto a noi». Cavalletti ha vestito la maglia del Montefano per lunghe stagioni, dopodiché si è dedicato al settore giovanile come allenatore di base. 



Di recente era vice trainer della Juniores. A mezzo social anche uno struggente ricordo di un altro tifoso doc montefanese, Pier Marino Simonetti: «Poco più di due mesi fa, con Ferruccio, parlavamo della nostra comune passione per i Viola. A lui, che di pallone se ne intendeva come pochi, chiedevo sempre un parere. Aveva un’espressione riflessiva. Figlio maggiore di Bruno e di Rosanna, fratello di Simone (l’americano della Florida), assomigliava, forse, per indole, di più alla sorella Vanessa; anche lei sottratta da giovane alla vita. È stata una bella figura d’uomo che da quella parte del calcio che forma nel bene i caratteri ha tratto forza, ridandone agli altri. C’è una sedia, in cui sedeva spesso Ferruccio, assistendo alle partite dei Viola, che rimarrà vuota della sua umanità». Cavalletti lascia la moglie Barbara, le figlie Giada e Giorgia, la mamma Rossana e il fratello Simone. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico